La Chiesa si è a più riprese occupata del tema degli abusi, anche in tempi recenti, sia a livello di riflessione che di provvedimenti e protocolli operativi. Tuttavia la rilevanza del tema ha riguardato per lo più gli abusi sessuali e psicologici nei confronti di minori da parte di ministri della Chiesa, soprattutto presbiteri. Si tratta di aspetti indubbiamente preponderanti, ma non certamente esaustivi.Un tema che non ha avuto finora sufficiente attenzione è l’abuso all’interno delle Congregazioni femminili. Esso non assume per lo più la forma della violenza sessuale e non riguarda minori; tuttavia non per questo risulta essere meno importante e gravido di conseguenze rilevanti. Dall’esperienza pastorale e dai colloqui avuti in proposito si tratta per lo più di abusi di potere e di coscienza.

Quello sopra riportato è l'incipit di un articolo di Giovanni Cucci, ABUSI DI AUTORITÀ NELLA CHIESA, problemi e sfide della vita religiosa femminile, pubblicato sull'ultimo numero della rivista dei Gesuiti, Civiltà Cattolica.
 
Il vento di rinnovamento suscitato dal Concilio Vaticano II e dal magistero successivo non è stato vissuto allo stesso modo nelle varie Congregazioni religiose. Alcune hanno dato vita a una difficile, ma efficace opera di aggiornamento e di riforma; altre, invece, non sono riuscite in tale scopo, o per mancanza di forze, o perché convinte che le consuetudini sinora praticate potessero costituire ancora la modalità ideale di governo. La storia insegna purtroppo che senza una tale fatica di confronto e ricerca di strade nuove si rischia di smarrire la freschezza del carisma, avviando un lento ma inarrestabile declino.

Un tema, quello sopra riportato, che - per lo più - non assumendo la forma della violenza sessuale e non riguardando i minori, tuttavia non risulta essere meno importante e gravido di conseguenze rilevanti, tanto che lo stesso pontefice ha deciso di occuparsene in prima persona  anche in modo pratico, decidendo di costruire una casa per le donne, soprattutto straniere, che, a causa degli abusi, sono state costrette ad abbandonare il proprio ordine, ma non hanno un posto dove andare. Va sottolineato, infine, che il problema riguarda soprattutto il nostro Paese.