La vicenda dello sparo di capodanno che sta pesando, almeno per il momento, sulla carriera politica del deputato Emanuele Pozzolo sembra ancora lontana dall'esser chiarita.

A renderla ancor più ingarbugliata, la frase pronunciata da Pozzolo in una intervista ad un giornale dove continua a sostenere di non esser stato lui a sparare, per poi aggiungere:

«Andrea [Delmastro] è come mio fratello Michele, almeno fino alla notte di Capodanno. Poi è scomparso, non ci siamo più sentiti. Non eravamo amici, ma fratelli. Però ora sembra che si voglia tutelare più una terza persona e buttare giù dalla torre me». 

Chi si vuole tutelare e perché?

L'indagine aperta dalla Procura di Biella vede Pozzolo querelato da Luca Campana, genero del capo scorta di Delmastro, che però ha presentato denuncia tre giorni dopo dall'esser stato ferito, motivando tale scelta con il fatto che lui è un operaio e l'altro un politico.

Ad oggi sappiamo che le persone presenti al veglione erano circa trenta. Fino ad ora la Procura avrebbe sentito come testimoni solo 5 persone: il sottosegretario Delmastro, la sorella (sindaca e organizzatrice della festa), il caposcorta Paolo Morello, il consigliere comunale Luca Zani e l'assessore di Biella Davide Zappalà. Tutti esponenti di Fratelli d'Italia.

Secondo le loro dichiarazioni, fratello e sorella Delmastro non erano presenti al momento dello sparo, mentre i due amministratori locali hanno detto che erano in un'altra stanza quando è partito il colpo. Pertanto, secondo le ricostruzioni, dove è avvenuto lo sparo vi erano l'agente della scorta di Delmastro, il genero e Pozzolo. E le altre persone? Dove fossero non è ancora dato sapere.

Pozzolo, che ancora deve essere interrogato dagli inquirenti, ha intanto dichiarato che, in settimana, ha ricevuto la visita del suo capogruppo Tommaso Foti, nella sede di FdI a Vercelli accompagnato dal segretario cittadino Alberto Cortopassi, aggiungendo di comprendere "le logiche di partito".

Delmastro aveva detto, il giorno dopo la sparatoria, che lui Pozzolo lo conosceva "per forza"... "facciamo politica tutti e due nello stesso partito"... ma non era un fratello per l'ex amico? Al Senato Renzi, in una interrogazione al ministro Nordio, ha etichettato come molto strano che Delmastro si trovasse da solo, a 300 metri dalla sparatoria e senza scorta.

Pozzolo, un paio di giorni fa, ha detto di non capire perché il sottosegretario Delmastro abbia affermato di essere lontano dal luogo dove è avvenuto lo sparo.

Come si può capire da questi fatti, la vicenda dello sparo di capodanno è molto più confusa di quanto già non lo fosse all'inizio e sembra farsi avanti l'ipotesi che dalle parti di Fratelli d'Italia si sia scelto di sacrificare Pozzolo per non danneggiare ulteriormente l'immagine di Delmastro. Ma forse la mossa potrebbe non esser riuscita.