La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha presentato sabato il documento del Comitato tecnico-scientifico sullo svolgimento degli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo.

"Ho qui sul tavolo 3 ordinanze - ha detto la ministra -: una sulla valutazione, una sugli esami del primo ciclo, la cosiddetta scuola media, e un'altra sugli esami del secondo ciclo, gli esami di maturità. Abbiamo lavorato con il Comitato tecnico scientifico per redigere un documento sugli esami di Stato, grazie anche al contributo delle parti sociali, con cui ci incontreremo la prossima settimana per redigere un documento complessivo che ci porti agli esami di Stato. Come governo abbiamo ritenuto opportuno fosse importante fare gli esami di Stato in presenza, è una decisione che va inquadrato in un lungo periodo. Il governo ha deciso di tenere chiuse le scuole, una scelta molto sofferta. E' una delle decisioni peggiori che un ministro dell'Istruzione, soprattutto se proveniente dalla scuola, possa prendere. E' una decisione difficile, presa nell'interesse comune. So che l'Italia vuole ripartire e ritrovare un senso di normalità, avremmo potuto riaprire e venire incontro anche alle famiglie, ma abbiamo preso una decisione politica con senso di responsabilità.Abbiamo deciso non al buio, ma sulla base di dati scientifici: tenere le scuole chiuse ha permesso di salvare vite umane. Ora inizia una fase diversa, nuova, che riguarderà anche la scuola. Il primo passo sono gli esami di Stato. Abbiamo lavorato con il comitato tecnico scientifico per esami in presenza e in massima sicurezza. Tengo a rassicurare studenti, personale docente e non docente: esami in presenza compatibilmente con il monitoraggio epidemiologico nelle varie aree del Paese.Serviva tempo per scrivere le ordinanze, atti complessi anche quando non c'è il coronavirus. Immaginiamo quanto diventi complesso adesso. Non potevamo che prevedere un sistema diverso di valutazione. Nessuno poteva essere lasciato indietro, abbiamo deciso di ripartire a settembre in questi termini: le insufficienze saranno riportate nei documenti, ma gli studenti hanno il diritto di recuperare perché negli ultimi 3 mesi abbiamo attraversato una tempesta. Resta la possibilità di non ammettere all'anno successivo, ma in casi molto circoscritti che non hanno a che fare col coronavirus: la mancata frequenza quando non c'era il coronavirus e l'adozione di provvedimenti disciplinari gravi. Per gli esami di terza media, le scuole ci hanno chiesto di dilatare nel tempo le procedure di quest'esame. Gli studenti scriveranno un elaborato, lo discuteranno on line con il consiglio di classe e ci sarà lo scrutinio finale. Per queste operazioni ci sarà tempo fino al 30 giugno.Per quanto riguarda la maturità, le misure sono chiare. Le scuole hanno sempre sofferto che dal ministero dell'Istruzione arrivassero documenti complessi. Ho fortemente voluto che si scrivessero ordinanze agili, in particolare questa. Un documento celere, facilmente comprensibile. Gli esami iniziano il 17 giugno, non ci saranno più le prove scritte. Ci sarà un colloquio orale della durata massima di un'ora. Abbiamo insistito affinché gli esami di Stato fossero fatti in presenza, perché è un momento importantissimo, di passaggio dall'adolescenza all'età adulta".