L'invito del presidente Usa Trump rivolto al presidente cinese Xi Jinping sembra essere stato ascoltato. La Cina, così, ha ridotto progressivamente le sue relazioni commerciali con Pyongyang, osservando rigorosamente anche le ulteriori ultime restrizioni imposte dall'Onu. Restrizioni che, in base a quanto ipotizzato dalle Nazioni Unite, costringerebbero Pyongyang a veder ridotte le proprie esportazioni annuali di un terzo rispetto ai 3 miliardi di dollari precedenti.

A confermarlo ci sono i dati registrati nel mese di ottobre che indicano un progressivo calo degli scambi commerciali tra i due Paesi, in special modo dopo che la Cina ha vietato gli acquisti di carbone dalla Corea a partire dal mese di febbraio.

In ottobre i cinesi hanno acquistato merci dalla Corea del Nord per 90.750.000 di dollari, in netto calo rispetto ai 145 milioni di settembre. Di pari passo anche le esportazioni sono precipitate a 244 milioni, la cifra più bassa a partire dallo scorso mese di febbraio ed in ulteriore calo rispetto ai 266 milioni di settembre e ai quasi 287 milioni nel mese di ottobre dello scorso anno.

Da capire, a questo punto, quanto la rigida applicazione di queste sanzioni potrà incidere sulle capacità produttive di Pyongyang e quali conseguenze potrà avere sulla popolazione e sulle decisioni dell'esercito che, a detta dei più, controlla il Paese tramite Kim Jong Un.