Un comunicato Stampa della Cgia ci informa che l'Italia è, tra i paesi europei, quello in cui si lavora meno durante la notte. L'orario notturno lavorativo va dalle 22 della sera alle 5 del mattino successivo. In questa fascia di orario il numero di lavoratori è del 16,4%, in Francia del 22,5% e vicino allo stesso valore sono anche i dati di Spagna e Regno Unito. L'Italia, invece, è fanalino di coda con il 13,1% degli occupati che corrisponde a circa 3milioni di persone. Il report elaborato dall’Ufficio studi della Cgia è basato sui dati Eurofound 2015 e riguarda qualsiasi tipologia di lavoro in qualunque settore, senza distinzioni. La spiegazione per questo dato è dovuta alle dimensioni delle aziende presenti in Italia. Le imprese con meno di 20 dipendenti occupano più del 60% della forza lavoro italiana. Per questa tipologia d'impresa, al di là che sia indispensabile o meno, è difficile oltre che costoso organizzare turni di lavoro che coprano un'attività produttiva ininterrotta.