Il Corriere della Sera del 10 marzo racconta delle gite scolastiche dei nostri figli.

E’ vero, siamo stati ragazzi anche noi, siamo stati in gita, forse ci siamo sballati... ma a chi è venuto mai in mente di raccontare ad un giornale ciò che succedeva?

Noi eravamo un generazione più sana, più equilibrata, ci divertivamo con poco, non eravamo sempre attaccati ad uno smartphone.

Oggi, i ragazzi vivono di sballo , di droghe, di alcol... ci si sente fichi, inseriti nel gruppo.

I viaggi d’istruzione diventano feste da sballo in altri Paesi, con cannabis, Ketamina, portate dall’Italia all’interno delle "chiappe"!

Di giorno musei, di notte fiumi di alcol, canne, cocaina, con professori alcuni severi ed altri che offrono da bere. Ragazzi che partono in gita consapevoli di spaccarsi, ubriacarsi, drogarsi, con l’adrenalina addosso per il rischio di farsi arrestare in un paese straniero.

Bullizzare il più bravo della classe con disegni sul viso, per far sorridere gli altri.

Questo che si legge nell’intervista che ci lascia senza parole. Impressionante ascoltare questi ragazzi, giovani di oggi che per divertirsi usano diversivi anche pericolosi, per loro, con professori inermi o quasi davanti a tutto ciò.

Tutti siamo stati giovani, tutti siamo stati in gita, tutti almeno una volta ci siamo sballati, ma mai fino a tal punto. Non dobbiamo sottovalutare la psicologia dei nostri figli, con lo sballo che diventa una consuetudine. Questa generazione è infelice. Respirare l’aria pesante, piena di incertezze, che lasciamo noi genitori, non consente loro di ridere, ma di sorridere, non vivono ma sopravvivono, e i primi indiziati siamo noi genitori che gli abbiamo tolto la spensieratezza di essere giovani.