L’eterna bellezza, celebrata dai cantori ellenici e romani, ha sublimato il suo rituale con le sue giovani dee alla finale nazionale “Venere d’Italia”, in cui era presente come ospite d’onore l’attore comico Massimo Boldi, eleggendo per l’anno in corso la calabrese Denise Martino. La Trinacria ha ben figurato, poiché delle sei partecipanti due hanno portato a casa due fasce prestigiose: infatti, a Eleonora Imbriani, studentessa diciottenne nata a Lecce, ma residente a Messina, è stata assegnata la fascia di “Venere d’Italia Orafo Luigi Mungo” e Lucrezia Vito, ventenne receptionist di Ispica (RG), è stata insignita col nastro di “Venere Social 2023”, poiché ha conseguito il più alto numero di “like” nella piattaforma Instagram della manifestazione.

Ciò è stato anche possibile grazie al gesto altruistico della sua omologa Denise Fabbiano, la quale ha rinunciato a mettersi in gioco per la su menzionata fascia a favore di Lucrezia Vito dimostrando ampiamente la sua nobiltà d’animo. Salita sul palco come un razzo, Lucrezia Vito con gli occhi pieni di lacrime incrociando lo sguardo di Donatella Accolla, agente regionale per la Sicilia, la quale raggiante le ha trasmesso un sorriso di felicità.

“Questa finale per me è stata un’esperienza mistica, – ha commentato Lucrezia Vito – e in sé e per sé unica. Ho avuto modo di conoscere tantissime persone e di fare nuove amicizie rafforzando quelle fatte in precedenza. È stata un’emozione fantastica vissuta appieno. Nell’esatto istante della premiazione io e le mie compagne ci stringevamo forte per mano ed al momento dell’annuncio della fascia il mio cuore batteva fortissimo ed è iniziato a battere ancora più forte, allorquando ho sentito la parola Sicilia. Avendo sentito il mio nome, ho fatto un urlo fortissimo e sono corsa sul palco con un’emozione grandissima andando in confusione”.

Analoghi sentimenti sono stati espressi da Eleonora Imbriani: “Questo percorso è stato senza dubbio emozionante, perché mi è servito molto per crescere e divertirmi: infatti, lo consiglierei a tutte le ragazze alle prime armi. – ha chiosato Eleonora Imbriani – Nonostante non sia arrivata prima, è stata una sensazione bellissima, per il fatto che è stato del tutto inaspettato e talmente fulmineo che non avevo realizzato di essere stata chiamata per l’investitura. In seguito ho provato sollievo e ho sentito una scarica di adrenalina in tutto il corpo. Ricordo di avere pensato che sia la prima di tante fasce, che spero di meritare nel mio futuro”.

Soddisfatta è altresì l’agente regionale Donatella Accolla, che con la sua serietà, competenza e sapienza ha saputo preparare le sue concorrenti alla finale: “Sono stati tre giorni intensi, giocosi ed emozionanti sia per me, sia per le ragazze”. Ella infine ha lanciato un appello a tutte le giovani sicule affinché partecipino al concorso “Venere d’Italia”, che, oltre a offrire loro visibilità, elogia la loro magnificenza quale espressione estetica utile alla loro autostima.