Quasi come in uno dei racconti del Mondo Piccolo di Giovannino Guareschi. Il quasi è d'obbligo, perché la benedizione del Po da parte di don Camillo veniva fatta con l'intento che in autunno il fiume non facesse "mattane"... e non allagasse campi e paesi superando gli argini. Insomma, in quel caso si benediva il grande fiume perché di acqua ce n'era troppa.

Anche oggi si torna a benedire il Po, ma perché il fiume, da grande che era, è diventato piccolo piccolo, quasi un ruscello, anche meno in alcuni tratti visto che tra Parma e Reggio (proprio nella zona del Mondo Piccolo) è addirittura in secca.

Così, monsignor Solmi, vescovo della diocesi di Parma, si è recato nella chiesetta di Sacca, una frazione del comune di Colorno a una decina di chilometri da Brescello, dove ha celebrato una Messa in segno di vicinanza a chi è colpito dalla siccità e per chiedere il dono della pioggia. 

I fedeli hanno partecipato numerosi e al termine della Messa si è svolta la processione che si è conclusa con la benedizione delle acque e una preghiera per il dono della pioggia:

"Invochiamo dal Signore il dono dell’acqua del quale abbiamo bisogno. La siccità che stiamo vivendo non è più quella degli altri, quella che vedevamo nei documentari sull’Africa, né è frutto di acqua che viene rubata da un paese confinante come succede in Medio Oriente. È la siccità nostra, che certamente non porta agli esiti che vediamo in altre parti del mondo, ma che deve preoccupare e che ci dice che siamo arrivati in un tempo nel quale non dobbiamo più scherzare e dobbiamo riflettere su quello che ci sta succedendo".

 

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