"Grazie a chi ha creduto in me e, con la forza della democrazia, mi ha regalato questo sogno: da domani sarò al lavoro per Milano in Consiglio Comunale. Viva Fratelli d'Italia!"
Giustamente, dopo essere stata eletta con FdI al Comune di Milano con 903 voti, la terza più votata del suo partito, Chiara Valcepina ha ringraziato coloro che l'hanno votata... nonostante sia una "vecchia fascista", come dichiarato da lei stessa e come confermato da Roberto Jonghi Lavarini nel video dell'inchiesta Lobby Nera, realizzata da Fanpage e trasmessa su La 7 all'interno di Piazzapulita, una settimana fa.
Nonostante l'etichetta, la Valcepina è stata eletta dai milanesi che il 3 e 4 ottobre hanno eletto anche Francesco Rocca, che nell'inchiesta di Fanpage viene immortalato mentre conclude un discorso pronunciando boia chi molla, una delle frasi più conosciute del ventennio e più usate dagli estimatori del fascismo.
Se Milano piange, Roma non ride.
Infatti, nella capitale, la consigliera più votata è risultata Rachele Mussolini, candidata uscente, che è stata riconfermata, anzi riconfermatissima, all'assemblea capitolina. Rachele Mussolini, figlia di Romano, sorellastra di Alessandra e, pertanto, anche lei nipote di Benito, è stata la più votata nella lista di... indovinate un po'.... Fratelli d'Italia, con 4.435 preferenze.
Adesso lei si schermisce dichiarando di aver imparato a convivere con il suo cognome, per quanto gravoso, aggiungendo di avere tanti amici di sinistra, oltre ad esser certa che uno ha pure votato per lei. Nonostante sia la nipote del duce, sostiene di non avere a che fare con il fascismo, e che è stata votata per quel che ha fatto e potrà fare per la città:
"Per affrontare l'argomento fascismo dovremmo parlarne fino a domani mattina. Preferisco discutere della città di Roma".
Eppure, poco più di un anno fa - durante il lockdown - si era detta contraria all'iniziativa avanzata dall'Anpi di cantare Bella Ciao dalle finestre e dai balconi in occasione del 25 aprile, festa della Liberazione.
"Il Paese piange: la gente è disperata e rischiamo una rivolta sociale, c'è ben poco da cantare. Piuttosto rimbocchiamoci le maniche" (AdnKronos).
aggiungendo che
"mi è salito il sangue al cervello quando ho ascoltato la notizia, perché se si vuole lanciare un messaggio di solidarietà unitario allora si pensi a cantare l'inno di Mameli, non Bella ciao".
Inoltre, sempre nella stessa occasione, Rachele Mussolini si era espressa anche sulla proposta (!!!) di La Russa (Fratelli d'Italia) di trasformare il 25 aprile come la giornata per commemorare le vittime del Coronavirus:
"Non sono in disaccordo, ma dedicherei alle vittime del coronavirus un'altra data che non sia il 25 aprile", in cui per lei si celebra solo ed unicamente la festa di San Marco: "Si chiama così il padre delle mie figlie e per me quel giorno è la sua festa. ... Il mio stesso dna non mi consente di festeggiare il 25 aprile".
Tutto questo, inevitabilmente, porta a chiederci quella che era la domanda che faceva da filo conduttore all'inchiesta di Fanpage trasmessa da La 7, di cui stasera sarà messa in onda la seconda puntata: Fratelli d'Italia è un partito fascista oppure è infiltrato da fascisti?
Volendo riassumere le dichiarazioni di Jonghi Lavarini, FdI, comunque, non sembrerebbe voler disdegnare tutto quel mondo di nostalgici del ventennio che, volenti o nolenti, in Italia esiste e ha diritto di voto.
Anche le dichiarazioni con cui Giorgia Meloni ha commentato l'inchiesta portano a ritenere che la presidente del partito sia consapevole di ciò e ci giochi sopra, per puro opportunismo politico.
Così l'ex missina Meloni in conferenza stampa con Michetti, candidato al ballottaggio per la carica di sindaco della capitale, oltre a voler dedicare strade e piazze di tutta Italia a Giorgio Almirante, ha detto che
"in Fratelli d'Italia non c'è spazio per la disonestà, né per antisemitismo, razzismo, nostalgismo, folklorismo".
Sic! Per i meno attenti, la Meloni ha utilizzato i termini nostalgismo e folklorismo per identificare fascismo e fascisti. Avrebbe potuto dirlo, ma non lo ha fatto. Un caso? E sull'inchiesta di Fanpage ha ripetuto:
"Io non ho niente da nascondere o di cui vergognarmi, ma voglio farlo sui fatti. Sono disposta a rispondere e valutare qualsiasi cosa quando avrò gli elementi per farlo. Ho chiesto l'intero girato. Vi rifiutate di darmi il girato. Dovrei fidarmi di una ricostruzione arbitraria? Io finché non ho queste 100 ore di girato non ho nulla da dire, trovo vergognoso che non mi si vogliano consegnare queste ore girate"...
come se questo potesse giustificare i suoi candidati che, orgogliosamente, si dichiarano fascisti. Comprensibile arrampicarsi sugli specchi, ma a tutto c'è un limite. Se non si è fascisti, si disconoscono i Fidanza, le Valcepina, i Jonghi Lavarini, non si prende ad esempio Almirante come riferimento politico e si riconosce il 25 aprile come Festa della Liberazione... dal fascismo.
Se questo non si fa, è ovvio trarne tutte le conseguenze del caso.