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La denuncia di Open Arms contro la Guardia costiera libica: omissione di soccorso e abbandono di cadaveri

A 80 miglia dalla costa, in acque internazionali, la Guardia costiera libica ha annunciato di aver intercettato una barca con 158 persone a bordo e di aver fornito assistenza medica e umanitaria ai migranti.

Quello che però la Gurdia costiera non ha detto, è che sul posto ha lasciato due donne e un bambino, dopo aver affondato l'imbarcazione dei naufraghi, perché non volevano abbandonarla per non ritornare in Libia.

Delle tre persone una sola era viva: una donna e un bambino erano cadaveri.


Questo è quanto annunciato in una serie di tweet da Oscar Camps, fondatore della Ong Pro Activa Open Arms, la cui nave è giunta sul posto e ha potuto soccorrere l'unica sopravvissuta.

"Quando siamo arrivati - ha detto Camps - abbiamo trovato una delle donne ancora vive, ma non abbiamo potuto fare nulla per aiutare l'altra e il bambino, già morti da alcune ore. Per quanto tempo avremo ancora a che fare con gli assassini arruolati dal governo italiano per uccidere? Ogni morte è una conseguenza diretta di quella politica."

 


Da parte di Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, che un paio di giorni fa aveva dichiarato che "l'Italia salverà sempre le vite umane", nessuna dichiarazione.

Da parte di Matteo Salvini, quanto dichiarato da Oscar Camps sono "bugie e insulti di qualche ONG straniera confermano che siamo nel giusto."



I seguaci di Salvini confermano, feroci, la teoria del loro duce.

Autore Ugo Longhi
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