Clamorosa svolta nell’assassinio dell’albanese Astrit.

Lamaj Astrit ha pagato con la vita la decisione di lasciare la sua compagna Carmela Sciacchitano, 64enne, per una donna più giovane. Secondo gli investigatori il movente di questo efferato delitto sarebbe di natura passionale. Il giovane è scomparso da Genova nel gennaio 2013 e il suo scheletro è stato ritrovato 6 anni dopo, esattamente il 15 gennaio del 2019.

Lamaj, 42enne albanese, pregiudicato, noto alle forze dell’ordine per spaccio di droga, è stato ucciso da un commando di 5 persone, la mandante di tale crimine pare sia stata proprio Carmela Sciacchitano. La donna sembra aver chiesto aiuto ad alcuni amici siciliani. Carmelina, come è anche nota, non è pregiudicata ma conoscerebbe esponenti di spicco nell’ambiente della mafia di Riesi, in provincia di Caltanissetta, sua città natale.

Gli inquirenti hanno ricostruito le dinamiche dell’omicidio: Astrit con un pretesto è stato attirato vicino al cimitero di Muggiò, Lamaj è stato legato, selvaggiamente picchiato e infine strangolato con un filo di nylon. La vittima è stata poi chiusa nel bagagliaio di una vettura e portata in un cantiere di Senago, Milano. I 5 uomini hanno infilato il corpo di Lamaj in un pozzo artesiano, hanno murato tutto e sono ritornati in Sicilia.

Secondo gli inquirenti ad assoldare i killer è stata Carmela Sciacchitano, arrestata insieme a Cosimo Mazzola, i fratelli Carmelo e Angelo Arlotta, Francesco Serio e Giuseppe Cammarata.

Carmelina è stata fermata dai carabinieri nelle vicinanze dell’aeroporto di Genova, aveva acquistato un biglietto per il Brasile, tentativo di fuga?

Il proprietario del residence dentro cui sono stati rinvenuti i resti di Lamaj è risultato completamente estraneo ai fatti.