Covid: lettera ai Prefetti, controlli ancora più rigorosi.
Più controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento.
È giunta, in queste ore, sulle scrivanie dei prefetti la circolare del capo di Gabinetto Bruno Frattasi con cui si raccomanda l'adozione di tutte le misure di propria competenza per limitare il rischio del contagio da Covid-19, in considerazione della più recente evoluzione della curva epidemiologica.
Nella circolare si ribadisce l’impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto delle disposizioni anti-Covid attraverso i servizi di prevenzione generale che caratterizzano le attività di controllo del territorio, come anche la possibilità di controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento. Attività tutte queste che verranno definite dai prefetti nelle competenti sedi di coordinamento - anche con riguardo ai contingenti da impiegare, in considerazione delle esigenze di sicurezza dei vari contesti territoriali - con il concorso delle polizie locali e delle altre amministrazioni interessate.
Fin dal mese di marzo, nell’ambito dei piani di controllo coordinato del territorio, i prefetti hanno sempre dato priorità all’attività di vigilanza affidata alle forze dell’ordine, con il concorso delle polizie locali, per garantire il pieno rispetto delle misure anti-Covid.
In relazione alle notizie circa l’asserita carenza di controlli – con particolare riferimento alla regione Campania – si evidenzia che, su tutto il territorio nazionale, dall’11 marzo al primo ottobre, sono stati eseguiti oltre 31 milioni di controlli: quasi 24 milioni hanno riguardato le persone e più di 7 milioni e mezzo gli esercizi e le attività commerciali.
Soltanto nel mese di settembre sono state controllate, sull’intero territorio nazionale, 1.695.024 persone e 202.753 attività ed esercizi commerciali, ed in particolare, nella provincia di Napoli, 105.103 persone e 6.698 attività ed esercizi commerciali. Ciò è avvenuto nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione generale, nonché grazie a specifiche attività interforze pianificate nelle aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone.