Esteri

Anche lunedì i "gilets jaunes" scendono in strada e bloccano le vie d'accesso ai depositi di carburante

Prosegue in Francia la protesta dei gilet gialli (gilets jaunes) anche questo lunedì, con i manifestanti che hanno creato nuovi posti di blocco, come sul ponte d'Aquitania a Bordeaux o sulle strade che portano al centro di Arles. Già sabato scorso, senza il supporto di sindacati o partiti politici, molti francesi avevano creato posti di blocco in oltre 2mila località in tutto il Paese.

Non solo. I manifestanti quest'oggi hanno deciso di bloccare le strade che portano ai depositi di carburante, come quelli gestiti da Total a Fos-sur-Mer, a Bouches-du-Rhône (vicino a Marsiglia), Vern-sur-Seiche, nei pressi di Rennes, e quello di La Rochelle al porto di La Pallice.

E non è un caso. Infatti, la protesta è nata dalla volontà del Governo francese di aumentare le accise sui carburanti per avviare una svolta "ecologica" nel Paese.

Gli ultimi dati sulla manifestazione di sabato forniti dal ministero dell'interno, parlano di quasi 290.000 manifestanti, 409 feriti e 157 arresti, oltre alla persona deceduta ad un posto di blocco dopo essere stata investita da un'auto. 

La protesta, partita per l'aumento della tassazione sui carburanti, ha finito per diventare anche una protesta contro le politiche finora attuate dal presidente Macron, il cui gradimento tra i francesi è sceso ai minimi termini.

Autore Federico Mattei
Categoria Esteri
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