Trovato l’accordo tra Emergency e la Protezione Civile per fare fronte all’emergenza da Covid-19.

Il valzer dei Commissari della Sanità calabrese prosegue ma nel frattempo (dopo le smentite) Gino Strada, fondatore di ‘Emergency’ ha siglato un accordo tra la sua ong e la Protezione Civile in merito all’emergenza da Covid-19. Non sarà Gino Strada a guidare la sanità regionale in Calabria.

L'accordo prevede un supporto di Emergency presso i Covid Hotel (alberghi destinati a ospitare i malati Covid non gravi) e al tempo stesso gestirà gli ospedali da campo cittadini.

“Oggi pomeriggio [ieri, ndr] abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto”. Questo quanto scritto su Facebook dallo stesso Gino Strada.

Questa, invece, la reazione del presidente facente funzione della regione Calabria, Nino Spirlì: “Non siamo in Afghanistan”.

Lo stesso si era già espresso in questi termini, prima che la notizia di un possibile intervento di Emergency e Strada in Calabria divenisse ufficiale, intervistato nella trasmissione radiofonica ‘La Zanzara’:

“Qui non c’è da fare nomine, c’è da gestire la sanità. Basta ispettori governativi, ne abbiamo le scatole piene. Non arriva la nomina di Strada perché dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine, non abbiamo più bisogno di commissari. Se arriva Strada ne prendiamo atto, dopo il tris facciamo poker”.

Di parere opposto il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che in merito alla vicenda ha espresso tutto il suo sostegno a Gino Strada: “Considerando l’evoluzione della situazione epidemiologica in atto si è ritenuto che l’Associazione Emergency possa contribuire a rispondere ad urgenti esigenze di assistenza socio-sanitaria alla popolazione”.

Il tutto in attesa della nuova nomina da parte del Governo del (quarto) Commissario alla Sanità in Calabria.

Questo l'elenmlco dei dimessi:

Saverio Cotticelli, l’ex generale costretto alle dimissioni dopo la disastrosa intervista rilasciata alla trasmissione ‘Titolo V’, in cui dichiarò di non essere a conoscenza del fatto che l’attuazione del piano anti-Covid dipendesse da lui.

Giuseppe Zuccatelli, persona vicina a Liberi e Uguali, si è dimesso dopo la pubblicazione di un suo vecchio video in cui affermava l’inutilità dell’utilizzo delle mascherine contro l’infezione da Covid-19.

Eugenio Gaudio è stato l'ultimo a dare le dimissioni dall’incarico. Questa volta però a causa di motivi familiari: la moglie non gradiva il trasferimento a Catanzaro.