In Italia, si è instaurata una pessima moda in base alla quale un banchiere finisce per diventare il salvatore della patria e, magicamente, per tutti ha le carte in regola per governare il Paese. 

A sentire giornalisti e commentatori vari, ieri sera in tv, si aveva l'impressione che la possibilità che Mario Draghi diventi il prossimo presidente del Consiglio sia una specie di manna dal cielo per l'Italia. 

Chissà... può anche essere così. C'è però un problema, e neppure tanto piccolo, che riguarda Draghi e la sua nomina: ma il banchiere Draghi chi diavolo rappresenta? 

Nessuno discute le capacità professionali di Draghi, ma i governi sono espressione della volontà popolare, non delle alzate d'ingengno di Renzi e del suo sponsor, bin Salman, supportate per disperazione dal capo dello Stato Mattarella.

Infatti, se il primo che passa - pur rispettabilissimo - finisce per diventare premier di un governo che fa leggi che non sono state presentate e votate dagli elettori, inevitabilmente, si pone un ulteriore problema, diretta conseguenza del primo: ma allora a che diavolo servono le elezioni?

Se questo Paese è una democrazia che si basa sul voto popolare, perché ogni volta dovrebbe poi essere governata da un banchiere?

Quindi, che diavolo le facciamo a fare le elezioni?

Pertanto, tutti quelli che pensano che Draghi debba diventare il prossimo presidente del Consiglio, sono fin d'ora pregati anche di spiegarci il perché la prossima volta - nel fortuito caso di nuove elezioni politiche - dovremmo prenderci il disturbo di andare a votare... 

Tanto decidono Mattarella, Renzi e...  bin Salman!