“Dory”, il nuovo singolo di Beata La Noia, è un brano che accende i riflettori, con coraggio e un tocco controcorrente, su una delle ombre più gravi di un periodo dell’anno solitamente associato alla leggerezza.
Il testo racconta, con parole che colpiscono per la loro intensità, la vera storia di una cagnolina, Dory, abbandonata e poi salvata. Il racconto è intenso, ma mai eccessivo, evitando scivolate lacrimose. Particolarmente toccante è il modo in cui lascia spazio al calore e alla riconoscenza, sottolineando come anche gli animali possano provare sentimenti profondi. In fondo, come scriveva Ralph Waldo Emerson, “Gli animali non usano le parole, ma comunicano con i loro occhi e le loro azioni.”
Dal punto di vista musicale, il brano si muove su atmosfere delicate che mettono in risalto testo e voce senza sovraccarichi. Le sonorità si distinguono per arrangiamenti morbidi e misurati, creando un sottofondo elegante e funzionale. L’approccio è al contempo intimo e penetrante, capace di trasmettere, con semplicità, un trasporto emotivo notevole: e la semplicità, come diceva Erik Satie, "è la forma della vera grandezza.”
Concludendo, “Dory” è un brano che racconta con tenacia una storia di dolore e rinascita, capace di risvegliare i sentimenti più profondi nell’ascoltatore e di insegnargli il valore del decentramento.
https://open.spotify.com/intl-it/artist/7fmbBOSlDIyfOMkJKEsNKL?si=wlziF70aR12oMXCjWhEPrA