L'Italia quasi tutta in area bianca, ma non ci sono tutte le condizioni per essere troppo ottimisti
Passi avanti sono stati fatti e le vaccinazioni procedono. Purtroppo, le persone non sono state tutte vaccinate anche solo con una prima dose e tra queste anche importanti percentuali di persone "fragili" e/o appartenenti a fasce a rischio. E oltre a non aver completato il ciclo vaccinale, abbiamo comunque l'incognita immunizzazione, anche se a nostro favore si sono l'estate e il caldo. Il virus SARS-CoV-2 non è morto, è sempre lì e varia come tutti i virus ad Rna e il troppo clima di ottimismo e di aperture lascia perplessi.
Ma tutto il Paese sarà, Valle d'Aosta esclusa, in zona bianca e senza coprifuoco da lunedì prossimo e quasi sicuramente senza l'obbligo di mascherina all'aperto, anche se non prima della prossima settimana dopo il via libera del Comitato Tecnico Scientifico.
Gradualmente si torna alla quasi normalità anche nei trasporti pubblici, dove in alcune Regioni già in area bianca - come Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte - è stata anche allargata la capienza dei bus, passando dal 50% all'80%.
Sulla fine dell'obbligo di mascherina si fa sempre più compatto il fronte di chi spinge per inizio luglio, anche se va ricordato che si potrà stare senza mascherina all'aperto e dove non ci sono rischi di assembramento, ma al chiuso dovrà essere indossata.
Il Cts si dovrà poi esprimere sull'apertura delle discoteche, che potrebbe essere disposta dal Governo da inizio luglio e sicuramente con l'obbligo del green pass.
Infine, il rischio varianti è dietro l'angolo.