La guerra del gas: no rubli? No fornitura!
Lunedì, il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck, a seguito di un incontro, avvenuto in remoto, da lui presieduto con i ministri dell'Energia del G7, ha ufficialmente risposto all'imposizione della Russia, di alcuni giorni fa, in base alla quale il Cremlino pretende che il gas fornito ai cosiddetti Paesi ostili venga da essi pagato in rubli.
Putin aveva annunciato di aver dato disposizioni in tal senso a Gazprom.
Per i Paesi del G7, però, tale imposizione è una violazione delle norme che regolano i contratti in essere. Pertanto, Habeck ha dichiarato che il gas russo non sarà pagato in rubli.
A stretto giro, con una intervista all'americana PBS, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista con PBS, ha dichiarato che la Russia non farà beneficenza e, pertanto, non fornirà gratuitamente il gas all'Europa occidentale", nel caso non venisse pagato in rubli, aggiungendo però che la decisione finale in tal senso deve ancora essere presa.
La dichiarazione di Habeck è stata commentata anche da Ivan Abramov, vicepresidente della commissione per la politica economica del Consiglio della Federazione russa, che, secondo il suo parere, il rifiuto di pagare il gas russo in rubli avrà come sicura conseguenza la cessazione delle forniture.
Entro il 31 marzo, data della prima scadenza, sapremo come sarà andata a finire.