L'agenzia di stampa Amaq, vicina allo Stato Islamico, ha reso noto, tramite il suo account Telegram, che la persona che ha compiuto l'operazione a Nizza è un soldato dello Stato Islamico.

Secondo quanto si legge nel comunicato, si è trattato di una risposta all'invito a colpire la popolazione degli stati che fanno parte della coalizione che combatte contro l'ISIS.

In realtà non si sa quale valore attribuire a questa rivendicazione, dal momento che, come ha reso noto il procuratore Francois Molins, gli investigatori non sono ancora riusciti a trovare alcun legame del responsabile della strage, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, con gruppi radicali islamisti.

Si può al massimo ipotizzare che Bouhlel si sia voluto ispirare ai dettami dello Stato Islamico, ma sembrerebbe al momento improbabile, come del resto lascia intendere anche il comunicato di Amaq, che si sia trattato di un atto pianificato con la complicità di altri militanti jihadisti.

Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti, Bouhlel, 31 anni, francese di origini tunisine, avrebbe sparato diversi colpi contro la polizia, prima che il camion fosse fermato e lui venisse ucciso dagli agenti, come mostrato nel video.

Nel camion sono state trovate una pistola e varie armi giocattolo, mentre durante la perquisizione dell'abitazione di Bouhlel sono stati sequestrati un computer ed un telefono cellulare.

La procura ha fatto sapere che è stata arresta la ex-moglie di Bouhlel. Al momento non se ne conoscono i motivi.