Questo è quanto ha ricostruito mercoledì Alarm Phone in un comunicato di mercoledì 14 giugno:
Al largo della Grecia, si è rovesciato un grosso peschereccio. Temiamo che centinaia di persone siano annegate. Ieri, 13 giugno 2023, alle 16:53 CEST avevamo avvisato la Guardia Costiera greca della presenza di questa imbarcazione in pericolo dopo che le persone ci avevano chiamato per chiedere aiuto. Le autorità greche, e a quanto pare anche quelle italiane e maltesi, erano già state allertate diverse ore prima. Quindi, le autorità greche e le altre autorità europee erano ben consapevoli della situazione di questa imbarcazione sovraffollata e non adatta alla navigazione. Non è stata avviata alcuna operazione di soccorso. Nelle prime ore di oggi, 14 giugno 2023, l'imbarcazione è naufragata.Già nelle ore successive a questo disastro in mare, la Guardia Costiera greca ha iniziato a cercare giustificazioni per il mancato soccorso, sostenendo che le persone in pericolo non volessero essere soccorse dalla Grecia.Ci chiediamo perché le persone in mare hanno così paura di incontrare le autorità greche. Perché le persone in movimento conoscono le terribili e sistematiche pratiche di respingimento messe in atto dalle autorità greche, pratiche già sanzionate dall'UE. La Grecia è diventata, come ha affermato una volta la presidente della Commissione Europea Von Der Leyen, "lo scudo dell'Europa", che scoraggia con la violenza le persone in movimento.Le persone in movimento sanno che in migliaia sono state aggredite, picchiate e abbandonate in mare dalle autorità greche. Sanno che incontrare la Guardia Costiera, la Polizia o le Guardie di Frontiera greche spesso significa subire violenza e sofferenze. A causa dei respingimenti sistematici le imbarcazioni cercano di evitare la Grecia, navigando lungo rotte molto più lunghe e rischiando la vita in mare.Come Alarm Phone, abbiamo documentato innumerevoli casi di respingimenti e anche di imbarcazioni sovraffollate che sono naufragate perché hanno navigato lungo rotte più lunghe, cercando di evitare le autorità greche. Uno degli esempi più recenti è quello di un'imbarcazione in pericolo che il 22 maggio 2023, a sud di Methoni, è stata respinta per 524 km in acque turche. Alcune delle persone coinvolte in questo caso sono ancora bloccate in Turchia.Inoltre, Alarm Phone ha documentato come i passeggerǝ di un'altra grande imbarcazione, anch'essa partita da Tobruk, in Libia, siano stati sequestrati all'interno della zona di ricerca e soccorso maltese e riportati in Libia il 23 maggio 2023, dove sono stati imprigionati. Le persone in movimento sanno di dover viaggiare il più lontano possibile dalle coste greche per aumentare le possibilità di evitare respingimenti diretti o per procura.Dopo il naufragio del peschereccio, le autorità greche si sono affrettate a giustificare pubblicamente il mancato soccorso. La realtà è che erano state allertate molte ore prima che il peschereccio si rovesciasse ed erano state informate da diverse fonti che si trattava di un'imbarcazione in pericolo. Secondo quanto riferito, sul posto erano presenti mezzi della Guardia Costiera greca e un aereo di Frontex. Le autorità europee avrebbero potuto avviare senza indugio un’operazione di soccorso adeguata. Non l'hanno fatto perché il desiderio di impedire gli arrivi è stato più forte della necessità di salvare centinaia di vite.Smettetela di incolpare le persone in movimento perché cercano di sfuggire alla vostra violenza! Smettete di incolpare le persone in movimento per la loro stessa morte! Fermate i respingimenti, ponete fine alle morti in mare, abbattete le frontiere europee!
Ricostruzione cronologica del caso da parte di Alarm Phone - 13/14 giugno 2023La mattina del 13 giugno, dalle 9:35 CEST, su twitter Nawal Soufi avverte della presenza di una grande imbarcazione in pericolo, con a bordo 750 persone, secondo le stime delle stesse persone in pericolo. Nelle ore successive, Nawal Soufi comunica ulteriori informazioni, tra cui la posizione GPS dell'imbarcazione e il fatto che sono state allertate le autorità di Italia, Grecia e Malta.14:17 CEST: Alarm Phone riceve la prima chiamata dall'imbarcazione in pericolo. La comunicazione con le persone in pericolo è complessa. Affermano di non poter sopravvivere alla notte e di essere in grave pericolo. Alarm Phone cerca di capire le loro coordinate GPS per poter allertare le autorità, ma la chiamata si interrompe. Cerchiamo di metterci di nuovo in contatto con loro.14:30 CEST: Le persone in pericolo chiamano di nuovo, dicendo ad Alarm Phone che avrebbero inviato la loro posizione. Tuttavia, non lo fanno.15:52 CEST: Le persone in pericolo hanno chiamato due volte Alarm Phone, ma è stato impossibile ricevere informazioni.16:04 CEST: Parliamo di nuovo con una persona angosciata. Ci dicono che invieranno la loro posizione GPS.16:13 CEST: Riceviamo la posizione delle persone in pericolo: N 36 15, 21 02. Cerchiamo di ottenere ulteriori informazioni, ma non riusciamo a rimetterci in contatto con loro.16:53 CEST: Avvisiamo le autorità greche via e-mail e, tra gli altri, Frontex e UNHCR Grecia.17:13 CEST: Ristabiliamo il contatto con le persone in pericolo. Sentiamo "hello, hello", poi la linea cade. Cerchiamo di rimetterci in contatto con loro, ma non ci riusciamo.17:14 CEST: Riceviamo una chiamata dall'imbarcazione in pericolo, ma non riusciamo a capire nulla.17:20 CEST: Parliamo con l'imbarcazione in pericolo e ci dicono che la barca non si muove. Dicono: "Il capitano si è allontanato con una piccola barca. Per favore, trovate una soluzione". Affermano di aver bisogno di cibo e acqua.17:34 CEST: Riceviamo un'altra chiamata dall'imbarcazione in pericolo e la loro posizione aggiornata: 36 18, 21 04 - molto vicina a quella precedente. Affermano che la barca è sovraffollata e che oscilla pericolosamente.18:00 CEST: Chiamiamo la compagnia del mercantile "Lucky Sailor", informandola dell'imbarcazione in pericolo. Affermano di voler agire solo sotto il comando della Guardia Costiera greca.Nelle ore successive, Alarm Phone tenta di ristabilire il contatto con l'imbarcazione in pericolo, ma il telefono non ha campo oppure la comunicazione non è comprensibile.20:05 CEST: Alarm Phone viene informata dalle persone in pericolo che hanno ricevuto acqua dal mercantile Lucky Sailor e che sono stati in contatto con la "polizia". Alarm Phone nota anche la presenza di una seconda nave mercantile, la "Faithful Warrior", vicina all’imbarcazione.Nelle ore successive, Alarm Phone tenta di ristabilire il contatto con le persone in pericolo, ma il telefono non ha campo oppure la comunicazione non è comprensibile.00:46 CEST del 14/06/2023: Ultimo contatto con l'imbarcazione in pericolo. Tutto ciò che sentiamo è: "Ciao amico mio". .... La nave che hai mandato è...". La chiamata si interrompe.
Quali sono state le conseguenze del naufragio? Drammatiche.
Al momento sono 78 persone le persone annegate, mentre un centinaio le persone che sono state tratte in salvo. Il problema è che l'imbarcazione affondata al largo del sud della Grecia pare avesse a bordo circa 750 persone, con un centinaio di bambini che erano ospitati nella stiva.
Adesso, la Grecia dichiara che si tratta di una delle più grandi tragedie di migranti mai avvenute nel paese e ha dichiarato tre giorni di lutto. Le autorità di Atene adesso affermano che le loro offerte di aiuto sono state rifiutate!
La barca è affondata a circa 80 km a sud-ovest di Pylos dopo le 02:04 di mercoledì mattina ora locale, secondo la guardia costiera greca, che ha ridotto il bilancio dei morti precedentemente confermati da 79 a 78.
L'agenzia di frontiera dell'UE, Frontex, ha dichiarato di aver avvistato la barca nel primo pomeriggio di martedì e di aver immediatamente informato le autorità greche e italiane. La guardia costiera ha successivamente dichiarato che nessuno a bordo indossava giubbotti di salvataggio.
In una cronologia fornita dalla guardia costiera, si afferma che il primo contatto è stato stabilito con la barca da pesca alle 14:00 (11:00 GMT) e che non è stata fatta nessuna richiesta di aiuto.
Si afferma che il ministero greco della marina mercantile ha contattato ripetutamente la barca e che gli è stato detto più volte che volevano semplicemente raggiungere l'Italia. Una nave con bandiera maltese ha fornito cibo e acqua intorno alle 18:00 e un'altra nave ha fornito acqua tre ore dopo, ha aggiunto la guardia costiera.
Poi, intorno all'01:40 di mercoledì, qualcuno a bordo avrebbe avvisato la guardia costiera greca che il motore della nave non funzionava correttamente.
Poco dopo, la barca è capovolta, impiegando solo dieci o quindici minuti per affondare completamente. È stata avviata un'operazione di ricerca e soccorso resa complicata dai forti venti.
Jérôme Tubiana di Médecins Sans Frontières ha dichiarato alla radio francese che le autorità europee e greche avrebbero dovuto intervenire prima:"È davvero scioccante sapere che Frontex ha sorvolato la barca e nessuno è intervenuto perché la barca ha rifiutato tutte le offerte di aiuto... una barca sovraccarica è una barca in difficoltà".
Si ritiene che la barca stesse viaggiando dalla Libia all'Italia e si crede che la maggior parte delle persone a bordo fossero uomini di 20 anni.
Secondo i rapporti dei media locali, avevano viaggiato per giorni e la barca era stata avvicinata da una nave cargo maltese nel pomeriggio di martedì che aveva fornito cibo e acqua.
I sopravvissuti hanno parlato di un numero compreso tra 500 e 750 persone a bordo e il direttore sanitario regionale Yiannis Karvelis ha avvertito di una tragedia senza precedenti: "Il numero delle persone a bordo era molto più alto della capacità consentita per questa barca".
Un sopravvissuto ha detto a un medico dell'ospedale di Kalamata di aver visto 100 bambini nello scafo.
Il capitano della guardia costiera Nikolaos Alexiou ha detto alla TV pubblica greca che la barca è affondata in una delle parti più profonde del Mediterraneo. Le nazionalità delle vittime non sono ancora state annunciate.
I sopravvissuti sono stati portati a Kalamata e molti sono stati curati in ospedale per ipotermia o ferite lievi. La ERT ha riferito che tre persone sospettate di essere gli scafisti sono state portate all'autorità portuale centrale di Kalamata e sono state interrogate.
Il mese scorso, il governo greco è stato criticato a livello internazionale a seguito di riprese video che mostravano l'espulsione forzata di migranti che venivano abbandonati in mare.
Per capire come la Grecia abbia finora gestito il problema migranti (anche in questo caso non senza la colpevole assenza dell'Europa), è utile ricordare la vicenda della nuotatrice siriana Sarah Mardini, la cui storia è narrata nel film "Le Nuotatrici".
Dopo esser fuggita dalla Siria insieme alla sorella e ad un cugino a causa della guerra ed aver raggiunto la Germania, sbarcando prima a Lesbo e poi percorrendo la rotta balcanica.
A seguito di un guasto al motore del gommone su cui viaggiavano assieme ad altre persone in fuga da guerre e fame cercando di raggiungere Lesbo, le sorelle si sono gettate in acqua per alleggerirne il peso perché stava affondando, dopo che il motore aveva smesso di funzionare, mettendo in salvo i 18 compagni di viaggio.
Yusra Mardini ha poi fatto parte della squadra di nuoto dei Rifugiati ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro Janeiro nel 2016 e di Tokyo nel 2021. Sarah Mardini è diventata operatrice umanitaria, partecipando come volontaria alle operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti in mare. Nel 2018 è stata arrestata assieme a Sean Binder e ha trascorso più di 100 giorni in carcere prima di essere rilasciata su cauzione. I due attivisti, inoltre, sono oggetto di un'altra indagine ancora in corso insieme ad altri 24 attivisti della ong Emergency Response Center International, accusati di traffico di esseri umani, appartenenza a un'organizzazione criminale e riciclaggio di denaro, reati che potrebbero portare a una pena massima di 20 anni di reclusione.
La vicenda ha suscitato le proteste delle principali organizzazioni per i diritti umani in Grecia, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch.
Amnesty International ha descritto il processo contro gli operatori umanitari come una "farsa" e ha invitato le autorità greche a ritirare le accuse.
"Sarah e Sean hanno fatto quello che ognuno di noi dovrebbe fare se fosse nella loro posizione. Aiutare le persone a rischio di annegamento in una delle rotte marittime più mortali d'Europa e assisterle sulla costa non è un crimine" ha dichiarato Nils Muiznieks, direttore dell'Ufficio europeo di Amnesty. "Questo processo rivela come le autorità greche fanno di tutto per ostacolare l'assistenza umanitaria e scoraggiare migranti e rifugiati dal cercare sicurezza sulle coste del paese. Vediamo questo atteggiamento in un certo numero di Paesi europei".
E adesso le ipocrite e false autorità della Grecia, Paese membro dell'UE, comunità che pretende nn si sa bene a quale titolo di essere portavoce di diritti, democrazia e libertà, hanno avuto pure la faccia tosta di decretare tre giorni di lutto. Senza vergogna.