La first lady di Belgrado Tamara Vučić finisce periodicamente al centro di polemiche politiche nazionali. Le accuse delle associazioni e di alcuni esponenti popolari che riguardano le sue posizioni pubbliche e i suoi atteggiamenti. La moglie del presidente Vučić sembra infatti confondere spesso le sue simpatie personali con il ruolo super partes che dovrebbe ricoprire.

Ultimamente si è trattato in particolare della visita effettuata a Kiev presso il convegno organizzato dalla moglie di Zelensky Olena. Ad esso ha fatto seguito la visita al Monastero delle Grotte a Kiev, oggetto di contesa fra le Chiese ortodosse e visto come esempio di repressione politica attuata dal governo di Kiev contro i religiosi. Ciò è tanto più vero se si considera la posizione ufficialmente neutrale della Serbia sulla questione ucraina. E ancora di più se si pensa che la maggioranza del popolo serbo si ritiene vicino alla Russia e non vuole che il proprio Paese si schieri contro Mosca insieme all’Occidente.

Le uscite della Vučić hanno infastidito una larga fetta di cittadini serbi che non vede di buon occhio il suo stile di vita costoso e appariscente, che sfoggia nelle occasioni meno adatte.

Un esempio clamoroso è stata la sua partecipazione all’EuroPride di Belgrado dello scorso anno, il primo tenutosi nei Balcani occidentali. In questa maniera ha dato la sua tacita approvazione all’agenda LGBT, che non invece non è gradita alla larga maggioranza della popolazione serba. Questa preferirebbe che il presidente e sua moglie si occupassero di più dei problemi quotidiani dei comuni cittadini, come la casa e la disoccupazione.