Chi l'ha detto che la “cura” è un lavoro per grandi? Secondo l’Istat, in Italia sono almeno 170 mila i giovani tra i 15 e i 24 anni che assistono un familiare con problemi di salute. Un impegno e una responsabilità non privi di conseguenze, dal punto di vista “logistico” e psicologico: spesso costretti a rinunce in ambito scolastico ed educativo, perdono da un lato il contatto con i propri pari, dall’altro opportunità di impiego in età adulta.

Occorre accendere i riflettori su quei bambini e quegli adolescenti che offrono assistenza o supporto a un familiare - un genitore, un fratello/sorella o un nonno - con un disturbo cronico psichico.

E' di loro che si occupa l'associazione “Comip” (Children of mentally ill parents”, fondata e guidata da Stefania Buoni, che promuove collaborazioni con organizzazioni, scuole, centri sportivi, culturali e ricreativi, servizi di salute mentale, servizi alla famiglia e istituzioni, per costruire misure a sostegno dei giovani caregiver che hanno un genitore con una patologia psichiatrica.