Con l’arrivo della primavera, si acuisce il fenomeno delle allergie stagionali nei bambini, legate principalmente ai pollini e alle punture di insetti. Un problema che, se sottovalutato, può compromettere la qualità della vita dei più giovani, come sottolinea il professor Alessandro Giovanni Fiocchi, responsabile di allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: «I sintomi respiratori e cutanei, se non trattati, rischiano di peggiorare, influenzando le attività quotidiane dei bambini».
I pollini, trasportati dall’aria durante i periodi di impollinazione, sono tra i principali responsabili di rinite, congiuntivite e asma. Secondo l’OMS, le allergie ai pollini colpiscono tra il 10% e il 40% della popolazione globale, a seconda delle aree geografiche. In Italia, si stimano circa 9 milioni di persone affette da allergie respiratorie ogni anno, di cui 4 milioni costretti a ricorrere a cure specifiche. «La diagnosi si basa sulla storia clinica e su test come il prick test», precisa Fiocchi.
Dal 1985, una rete nazionale coordinata dall’Isac-CNR monitora la concentrazione di allergeni nell’aria, con 90 stazioni di rilevamento. Il riscaldamento globale ha alterato i cicli naturali: alcune piante, un tempo attive solo in primavera, oggi rilasciano pollini anche in autunno. A Roma, ad esempio, le graminacee coprono un arco da marzo a luglio, mentre la parietaria ha picchi a febbraio-marzo e ottobre-novembre.
Sintomi e Cure: Dai Farmaci alle Terapie di Lungo Periodo
- Rinite allergica: Caratterizzata da starnuti, naso chiuso e prurito, viene trattata con antistaminici che bloccano l’istamina, riducendo i sintomi.
- Asma: Richiede terapie personalizzate, spesso con cortisonici inalatori e broncodilatatori a lunga durata. Nei casi scatenati dallo sforzo fisico, si opta per antileucotrienici.
- Congiuntivite allergica: Oltre agli antistaminici orali, sono efficaci colliri specifici (stabilizzatori mastocitari, antistaminici o cortisonici).
Vespe, api e calabroni causano ogni anno centinaia di accessi al pronto soccorso. Nel 2023, al Bambino Gesù si sono registrati 483 casi, con un totale di 1.261 negli ultimi tre anni. «Una reazione locale è normale, ma se si estende oltre la zona della puntura o coinvolge altri organi, può essere allergica», avverte Fiocchi. Nei casi gravi, l’adrenalina autoiniettabile è salvavita: «I genitori devono averla sempre a portata e saperla usare».
Consigli per Prevenire le Punture:
- Abbigliamento coprente durante passeggiate.
- Evitare profumi e usare repellenti con dietiltoluamide al 50%.
- Tenere cibi coperti all’aperto e chiudere i finestrini in auto.
L’unica terapia in grado di modificare la risposta immunitaria è il “vaccino anti-allergico”, basato sulla somministrazione graduale dell’allergene per 3-5 anni. Indicato per rinite, asma e allergie severe agli imenotteri, «riduce il rischio di reazioni gravi e agisce sulla causa, non solo sui sintomi», conclude Fiocchi.
Emergenze: Il Centro Antiveleni del Bambino Gesù
Attivo 24 ore su 24 al numero 06 6859 3726, offre supporto immediato in caso di punture pericolose.
Con l’aumento delle temperature e la prolungata esposizione agli allergeni, la prevenzione e una diagnosi tempestiva diventano alleati indispensabili per garantire ai bambini una primavera serena.