Politici e filosofi social, hanno fatto della comunicazione e del presenzialismo televisivo, il loro punto di forza. Se, però, provi a muovere loro una critica, vieni bannato.
Bannare è un neologismo che ha il significato di interdire la comunicazione e l’accesso ad un sito internet, una chat o un forum. Si professano liberali e anticomunisti, a favore del libero pensiero ma non accettano il contraddittorio. Parliamo, nello specifico, di due noti personaggi, un politico e un filosofo. Mancherebbe il terzo per la famosa barzelletta di anni fa: ci sono un francese, un tedesco e un italiano…
Per rimanere nel vago li chiameremo prendendo in prestito, non me ne vogliano, i nomi di due personaggi del piccolo schermo: don Matteo e don Diego de la Vega. Sui loro social non c’è possibilità di esprimere una critica seppur pacata. È successo in questi giorni a due persone diverse.
Sul sito di don Matteo vieni bannato solo perché viene espresso un parere su una foto. Ne nasce una discussione con i sostenitori del politico, il risultato finale è la cancellazione della critica ma, cosa più importante, vieni interdetto.
Invece, il filosofo don Diego, pubblica su Youtube con frequenza pluriquotidiana le sue opinioni. I commenti pubblicati sono, guarda caso, solo di persone che la pensano come lui. Il divulgatore del mondialismo acefalo si circonda di pensatori omologati, in termini medici oserei dire da elettroencefalogramma piatto, riferito alla situazione, sempre meglio specificare.
Ho provato ad imitare il famigerato Conte Mascetti, ma i miei commenti non sono stati pubblicati. Il pensatore non ha sense of humor, avrebbe potuto ripagare con la stessa moneta, ma forse è meglio non pubblicare coloro che criticano, anche in maniera goliardica.
Perché non pubblicare una bischerata?
Perchè una risata vi seppellirà, come forse diceva Bakunin l’anarchico, oppure come nel Nome della Rosa, il riso è ritenuto il nemico numero uno della religione in cui si crede. In entrambi i casi è corretto parlare di censura? Meglio... censura stalinista?
I due personaggi social hanno anche altri punti in comune. Non disquisisco su cose politiche ed economiche, ma su quella sorta di negazionismo strisciante, non si transige. L’uso scriteriato della mascherina, il pensare che la pandemia sia solo un problema economico, sono messaggi che non devono passare. Vorrei farvi parlare con due miei colleghi. Mario è stato intubato, Alfredo presenta esiti di pleurite e pericardite. Sono due medici che hanno lavorato al fronte.
Ci sono ancora persone che credono che il Covid 19 sia un’invenzione mediatica.
Da tempo insisto nel seguire pedissequamente la regola delle 3 M: mani, mascherina, metro. L’uso della mascherina in luoghi chiusi o affollati, una buona igiene personale e il distanziamento, sono comportamenti da seguire in modo questo sì, apodittico. Il nostro comportamento ci potrà salvare in caso, speriamo mai, di una seconda ondata.