Cultura e Spettacolo

A Sarzana la 14esima edizione del Festival della Mente dall'1 al 3 settembre

È stato presentato alla Triennale di Milano il programma della XIV edizione del Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, che si terrà a Sarzana, comune a cavallo tra Toscana e Liguria considerato il luogo dove sorgeva l'antica città romana di Luni, dall’1 al 3 settembre, con la direzione di Benedetta Marietti e la consulenza scientifica affidata a Gustavo Pietropolli Charmet.

Promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, il Festival della Mente prevede 63 incontri tra conferenze, spettacoli, workshop e momenti di approfondimento basati, nell'edizione 2017, che avranno per tema la "rete".

Un tema che sarà analizzato da diversi punti di vista e attraverso ambiti e discipline differenti, per consentire al pubblico di approfondire gli argomenti più attuali della contemporaneità, sempre con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti.

«Come è stato lo scorso anno per la parola "spazio", anche "rete" è un concetto che racchiude molteplici significati e può essere declinato in molti modi» dichiara Benedetta Marietti. «Dal web alla rete intesa come insieme di relazioni umane; dalle reti che ci ingabbiano e imprigionano all’esplorazione delle reti neurali nelle neuroscienze; dalla rete della solidarietà fino all’importanza della rete nella biologia, nella fisica, nella matematica, e perfino nello sport. Attraverso l’indagine di un tema è così possibile affrontare argomenti e campi diversi del sapere, dalle più recenti scoperte scientifiche agli ambiti di pensiero artistico e umanistico, in linea con la vocazione multidisciplinare e divulgativa del Festival della Mente».

Ad aprire il festival sarà la lezione inaugurale di Elena Cattaneo "Le reti che fanno bene alla scienza". La scienziata, esperta di cellule staminali, è a capo di un team che studia la malattia di Huntington: al festival descrive le reti che si sviluppano attorno ai malati, permettendo loro di vivere al meglio l’umanità nella malattia, e quelle degli scienziati che in tutto il mondo studiano il gene che la provoca, sperimentano nuovi trattamenti e farmaci per alleviarne i sintomi e cercano nuove cure efficaci.

 

La rete sarà trattata nell'ambito delle "relazioni umane", considerata come sistema di relazioni pregresse che creano impedimenti, coazioni e nevrosi, automatismi e pregiudizi, rituali e ossessioni.

Su questo aspetto ne parleranno il maestro elementare Franco Lorenzoni con l’esperienza della sua Casa-laboratorio di Cenci ad Amelia, gli scrittori Edoardo Albinati, Michele Mari, Aravind Adiga e Marcello Fois.

La rete dei legami sociali ha, secondo Freud, come sua mitica condizione di fondo, l’uccisione del padre e la nascita del tabù; il nostro tempo sembra invece sbarazzarsi di ogni forma di divieto. Così, lo psicoanalista Massimo Recalcati indaga su cosa ci insegnano i tabù e quanti ne esistono ancora al mondo, mentre la terapeuta Anna Salvo e la pedagogista Tiziana Iaquinta suggeriscono interventi possibili in ambito educativo sulla comunicazione digitale e l'uso dei social network.

Un esempio della grande forza della rete, fatta anche di emozioni, passioni e coraggio, è quella che offrono i ragazzi del progetto B.LIVE. Affetti da gravi patologie croniche, divulgano esempi di forza, positività e allegria e trasmettono un punto di vista diverso e potente nella vita propria e di coloro che incontrano. Sul palco, con loro, anche Bill Niada, presidente della Fondazione Near, e il medico Paolo Cornaglia Ferraris.

 

Sulle "reti della scienza e della tecnologia" dibatteranno il matematico Paolo Zellini assieme allo scrittore e divulgatore scientifico Marco Malvaldi.

Infinite sono le declinazione della rete in campo scientifico. Ne sono testimonianza il paleoantropologo Giorgio Manzi che ripercorrerà le scoperte più recenti sui nostri antenati, il neurofisiologo Matteo Cerri che introdurrà il tema dell’ibernazione non solo in campo medico, ma anche nell’esplorazione spaziale.

Ma si parlerà anche di biomedicina, neurobiologia, bioetica, fisica, meccanica quantistica...

 

Lo scrittore e reporter di guerra Elliot Ackerman introduce il tema delle "reti dell'attualità e della storia". La scrittrice palestinese Suad Amiry racconterà le esperienze della sua infanzia e del passaggio all’età adulta nel mondo arabo (Damasco, Beirut, Amman, Gerusalemme e Il Cairo), un mondo che ormai è scomparso ma che nel suo cuore resta sempre vivo.

Con l’avvento dei Lumi, ricorda la francesista Benedetta Craveri, la conversazione diventa una rete di informazione, uno dei principali laboratori dell’opinione pubblica.

 

Ed ancora si "reti nel mondo della comunicazione" ne parleranno la designer spagnola Patricia Urquiola, l’esperto di media Massimo Scaglioni, il matematico Claudio Bartocci, lo scrittore Marco Belpoliti, il giornalista Darwin Pastorin.

In un’epoca in cui si comunica, si instaurano rapporti e si costruiscono progetti senza mai guardarsi negli occhi, il lavoro del direttore d’orchestra è un esempio in controtendenza. Il maestro Omer Meir Wellber dialoga con il direttore artistico Paolo Gavazzeni spiegando come mai l’esecuzione di uno stesso brano musicale risulti essere sempre diversa.

 

In questa 14esima edizione del festival, torna la trilogia dello scrittore e studioso del pensiero antico Matteo Nucci, accompagnato da letture dell’attrice Valentina Carnelutti. Il tema indagato è "La rete di Eros" in tre incontri dedicati alla seduzione (venerdì), al tradimento (sabato) e alla riconquista (domenica).
Irrinunciabile l’appuntamento con lo storico Alessandro Barbero, che chiude come di consueto ciascuna delle tre serate del festival in piazza Matteotti. Le sue tre lectio affrontano quest’anno le principali reti clandestine nella storia: quella di Richard Sorge, che fornì a Stalin informazioni di vitale importanza durante la Seconda Guerra Mondiale (venerdì); quella dei partigiani che progettarono l’attacco a una colonna di nazisti a via Rasella (sabato); quella delle BR che sequestrarono e uccisero Aldo Moro (domenica).

 

Il Festival della Mente si riconferma palcoscenico di grandi anteprime: in prima mondiale a Sarzana il "concerto per pianoforte e violino" del compositore e pianista inglese Michael Nyman, rappresentante del minimalismo musicale, e della giovane violinista italo-rumena Anna Tifu.

In anteprima anche lo spettacolo "L’incanto. Dalla Val Grande ai ghiacci polari" dello scrittore Marco Albino Ferrari, accompagnato dal chitarrista Denis Biason, che ricostruisce con suoni, parole e immagini una storia dimenticata, quella dell’esploratore piemontese Giacomo Bove, i cui viaggi ispirarono le storie di Emilio Salgari.

Massimo Recalcati porta in anteprima a Sarzana la prima tappa dello spettacolo "Il segreto del figlio": un figlio è un’esistenza unica, distinta da quella dei genitori. Contro ogni autoritarismo, Recalcati, accompagnato dalle letture dell’attrice Federica Fracassi e da un coro di voci bianche, afferma il diritto del figlio a custodire il segreto della sua vita e del suo desiderio.

"Tandem" è lo spettacolo di due artisti e amici di lunga data: il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Oliver Mazzariello, che alternano a famose canzoni della musica internazionale i loro brani originali.

"Gorla fermata Gorla": la tragica vicenda della scuola Francesco Crispi di Gorla, colpita durante la Seconda Guerra Mondiale da una bomba che uccise 184 bambini, è raccontata dall’emozionante voce dell’attrice Giulia Lazzarini insieme a due giovani attori, Federica Fabiani e Matthieu Pastore.

"Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi" è un film sulla vita della leader del movimento per la democrazia in Birmania, Premio Nobel per la Pace nel 1991, e oggi alla guida di una Birmania libera. Dopo la proiezione, in programma un incontro con il regista Marco Martinelli e l’attrice protagonista del film, Ermanna Montanari.

Spazio anche ai più giovani, che diventano protagonisti di una sfida a colpi di creatività. Salgono sul ring due squadre del liceo Parentucelli di Sarzana, accompagnate ciascuna da un coach, per misurarsi in una gara di scrittura in tre round. Dal Centro Formazione Supereroi i due coach-scrittori che guidano le squadre, Francesco Gungui e Leonardo Patrignani, e l’arbitro-editor Edoardo Brugnatelli.

Autore Romolo Dettori
Categoria Cultura e Spettacolo
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