Esteri

Questi i temi discussi nel vertice tra Usa e Cina tenutosi mercoledì in California

Il presidente Biden si è incontrato con il presidente Xi Jinping, a Woodside, in California. I due leader hanno tenuto una discussione schietta e costruttiva su una serie di questioni bilaterali e globali, comprese aree di potenziale cooperazione, scambiandosi le rispettive opinioni su temi discordanti. 

Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti e la Cina sono tra loro in competizione, rimarcando che gli Stati Uniti continueranno a investire per la propria difesa  sia in patria che all'estegro, facendo accordi con alleati e partner in tutto il mondo. Ha sottolineato che gli Stati Uniti difenderanno sempre i propri interessi, i propri valori, i propri alleati e i propri partner. Ha ribadito che il mondo si aspetta che gli Stati Uniti e la Cina gestiscano la concorrenza in modo responsabile per evitare che sfoci in un conflitto, in uno scontro o in una nuova Guerra Fredda.

I due leader hanno compiuto progressi su una serie di questioni chiave.

Hanno accolto con favore la ripresa della cooperazione bilaterale per combattere la produzione e il traffico illecito globale di droghe, comprese le droghe sintetiche come il fentanil, e l'istituzione di un gruppo di lavoro per la comunicazione continua e il coordinamento delle forze dell'ordine per la lotta alla droga. Biden ha sottolineato che questo nuovo passo farà avanzare l'impegno dell'intero governo americano per contrastare la minaccia crescente delle droghe sintetiche.

I due leader hanno accolto con favore la ripresa delle comunicazioni ad alto livello tra militari, nonché i colloqui di coordinamento sulla politica di difesa tra Stati Uniti e Cina. Entrambe le parti stanno anche riprendendo le conversazioni telefoniche tra i responsabili in capo  dei vari settori.

I due leader hanno affermato la necessità di affrontare i rischi dei sistemi avanzati di IA e di migliorare la sicurezza dell'IA attraverso i colloqui tra il governo USA e la Cina.

I due leader hanno avuto uno scambio di opinioni sulle principali sfide regionali e globali. Biden ha sottolineato il sostegno degli Stati Uniti a un Indo-Pacifico libero e aperto, connesso, prospero, sicuro e resiliente. Il Presidente ha riaffermato l'impegno ferreo degli Stati Uniti a difendere gli alleati nell'Indo-Pacifico, sottolineando l'impegno duraturo degli Stati Uniti per la libertà di navigazione e di sorvolo, il rispetto del diritto internazionale, il mantenimento della pace e della stabilità nel Mar Cinese Meridionale, nel Mar Cinese Orientale e la completa denuclearizzazione della penisola coreana.

Il presidente Biden ha riaffermato che gli Stati Uniti, insieme ad alleati e partner, continueranno a sostenere la difesa dell'Ucraina contro l'aggressione russa, per garantire che l'Ucraina emerga da questa guerra come una nazione democratica, indipendente, sovrana e prospera in grado di scoraggiare e difendersi da future aggressioni. Per quanto riguarda il conflitto Israele-Hamas, Biden ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi dal terrorismo e ha sottolineato l'importanza che tutti i paesi utilizzino la propria influenza per prevenire l'escalation e l'espansione del conflitto.

Il presidente americano ha sottolineato l'universalità dei diritti umani e la responsabilità di tutte le nazioni di rispettare i propri impegni internazionali in materia di diritti umani. Ha espresso preoccupazione per le violazioni dei diritti umani nella RPC, anche nello Xinjiang, in Tibet e a Hong Kong. Su Taiwan, Biden ha sottolineato che la politica americana della Cina unica non è cambiata ed è rimasta coerente nel corso dei decenni e delle amministrazioni. Ha ribadito che gli Stati Uniti si oppongono a qualsiasi modifica unilaterale dello status quo da entrambe le parti, confidando che le differenze tra le due sponde dello Stretto siano risolte con mezzi pacifici e che il mondo ha interesse alla pace e alla stabilità nello Stretto di Taiwan. Ha chiesto moderazione nell'uso da parte della RPC dell'attività militare dentro e intorno allo Stretto di Taiwan. Inoltre, ha espresso continue preoccupazioni riguardo alle politiche commerciali da lui definite sleali della RPC contro le aziende statunitensi, che danneggiano i lavoratori e le famiglie americane. Il presidente ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a intraprendere le azioni necessarie per impedire che le tecnologie statunitensi avanzate vengano utilizzate per minare la sicurezza nazionale, Usa senza limitare indebitamente il commercio e gli investimenti. 

Pi, ha rimarcato ancora una volta che resta una priorità risolvere i casi dei cittadini americani ingiustamente detenuti o soggetti a divieto di uscita in Cina.  

I due leader hanno ribadito l'importanza dei legami tra il popolo degli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese e si sono impegnati a lavorare per un ulteriore aumento significativo dei voli passeggeri di linea all'inizio del prossimo anno, parallelamente alle azioni volte a ripristinare la piena attuazione delle norme per sostenere gli scambi tra i due paesi, fino a sostenere l'espansione di interscambi studenteschi, culturali, sportivi e commerciali.

I due leader hanno sottolineato l'importanza di lavorare insieme per accelerare gli sforzi per affrontare la crisi climatica in questo decennio. Hanno accolto con favore le recenti discussioni positive tra i rispettivi inviati speciali per il clima, comprese le azioni nazionali per ridurre le emissioni negli anni 2020, gli approcci comuni verso una COP 28 che possa avere successo e l'operatività del gruppo di lavoro sul miglioramento dell'azione per il clima negli anni 2020 per accelerare iniziative concrete.  Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a collaborare con la RPC per affrontare le sfide transnazionali, come la sicurezza sanitaria, il debito e la finanza climatica nei paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti.

Basandosi sull'incontro del novembre 2022 a Bali, in cui hanno discusso lo sviluppo dei principi relativi alle relazioni USA-Cina, i due leader hanno riconosciuto gli sforzi dei rispettivi team per esplorare migliori pratiche per la relazione. Hanno sottolineato l'importanza di gestire in modo responsabile gli aspetti competitivi delle relazioni, prevenire i conflitti, mantenere linee di comunicazione aperte, cooperare su aree di interesse condiviso, sostenere la Carta delle Nazioni Unite e che tutti i paesi si trattino a vicenda con rispetto e trovino un modo per vivere fianco a fianco pacificamente. 

Biden e Xi hanno convenuto che i loro team daranno seguito a quanto discusso a San Francisco con colloqui costanti ad alto livello, comprese visite reciproche e consultazioni in aree chiave, comprese quelle commerciali, economiche, finanziarie, su armamenti armamenti e non proliferazione, sul settore marittimo, sull'applicazione del controllo di esportazioni, pianificazione politica, agricoltura e questioni legate alla disabilità.

In breve, Cina e Stati Uniti hanno concordato una ripresa delle comunicazioni a livello di vertici militari che erano state interrotte nel 2022, a seguito della visita a Taiwan della speaker della Camera dei rappresentanti americana Nancy Pelosi.

L'intesa è stata annunciata ieri a San Francisco, in occasione dell'incontro tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden, il cui esito, in dettaglio. è stato riportato in precedenza. Secondo il capo di Stato americano, l'accordo è importante perché proprio la mancanza di comunicazione può essere all'origine di incidenti. D'ora in poi, ha detto Biden in una conferenza stampa seguita all'incontro, entrambi i presidenti potranno "fare una telefonata e parlarsi direttamente".

A sottolineare la necessità della cooperazione è stato anche Xi: "Il pianeta Terra è grande abbastanza perché entrambi i Paesi possano avere successo e il successo di un Paese è un'opportunità per l'altro. Lo scontro ha conseguenze insopportabili per entrambe le parti".

Autore Antonio Gui
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