Una situazione paradossale. Il commissario nominato con più di un mese di ritardo dal Governo per gestire l'alluvione in Emilia Romagna, il Generale Francesco Figliuolo, oggi ha sorvolato le aree più colpite, per poi incontrare amministratori locali e parti sociali.
In pratica, il governo Meloni ha atteso più di un mese per nominare una persona che non esperienza nel gestire la fase successiva di una calamità, che non conosceva - ovviamente - quale fossero dimensioni e criticità delle aree colpite dall'alluvione, e che adesso deve ricostruire argini e strade, dopo aver liberato il terreno dalle frane, e iniziare a dare rimborsi a cittadini e imprese... senza averlo mai fatto prima.
Queste le richieste dal territorio riassunte a Figliuolo dal presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini:
Ma se tutto questo non fosse abbastanza, c'è di più, come ci svelano le dichiarazioni del generale:
"Sono venuto qua per ascoltare. Io in questo momento sono designato ma non ho ancora ricevuto la formalizzazione dell'incarico, però sentivo di darvi delle informazioni".
E dopo aver sentito i sindaci, Figliuolo ha proseguito:
"Il mio pensiero va alle vittime, a quelli che sono ancora sfollati in questo momento e a quanti stanno soffrendo dal punto di vista morale e materiale per questa tragedia che ha duramente colpito specialmente il versante emiliano (!!!) per ben due volte questa regione. ... L'impegno è massimo. E' chiaro che adesso è cogente l'intervento su famiglie e imprese, sui settori produttivi. Questa è la food Valley. Sorvolando abbiamo visto un bellissimo territorio, con le piantagioni veramente eccezionali. Quindi l'impegno sarà massimo".
Come commentare le parole del generale? Facendo gli auguri, sinceri, all'Emilia e, soprattutto, alla Romagna. Ne hanno davvero estremamente bisogno, vista la situazione!