Le possibili ripercussioni della guerra commerciale tra USA e Cina preoccupano la FED. Lo ha dichiarato il presidente della Banca centrale americana, Jerome Powell, che ha aperto la porta anche a possibili interventi accomodanti di politica monetaria (in sostanza un taglio dei tassi).

Tensioni commerciali e bassa inflazione, queste le conseguenze della guerra commerciale che sono state evidenziate anche dal Dipartimento del Commercio Usa, con il dato dei nuovi ordini di beni prodotti nel Paese che hanno toccato il livello più basso degli ultimi 2 anni, facendo così ipotizzare una debolezza della produzione che in futuro potrebbe minacciare tutta l’economia americana.

In ogni caso, il rendimento dei titoli a 2 anni del debito pubblico statunitense, statisticamente più sensibili alle previsioni degli investitori sulla politica della Fed e al taglio del costo del denaro, non hanno subito particolari oscillazioni dopo le dichiarazioni di Powell.