In vista della scadenza di martedì, proseguono i lavori al tavolo di confronto per capire se esistono le condizioni per la formazione di un nuovo governo.
E mentre i capigruppo discutevano di tale possibilità, Renzi ha dichiarava di poter arrivare a formare un nuovo esecutivo entro la fine della settimana, delineandone i punti di azione in una sua nuova "enews": È giusto o no prendere i soldi europei per la sanità? È giusto o no cambiare le politiche attive per il lavoro?È giusto o no cambiare strategia sul lavoro quando i dati di oggi ci dicono che abbiano perso 444 mila posti di lavoro?È giusto o no continuare con questa struttura del commissario Arcuri?È giusto o no organizzare una campagna vaccinale degna di questo nome? È giusto o no avere una politica giustizialista? È giusto o no discutere per bene del Recovery Plan senza emendamenti notturni ma ripartendo dal Piano Colao? È giusto o no riaprire le scuole in presenza vaccinando gli insegnanti e facendo i tamponi ai ragazzi?
Ma Renzi e i suoi sembrano non aver ben compreso lo spirito che dovrebbe animare questa fase delle trattative dove le forze politiche disposte a dar vita ad una nuova maggioranza dovrebbero solo valutare se esistano le condizioni politiche e numeriche per formare un nuovo governo e che non ci sarebbe stato un testo scritto a conclusione del tavolo, visto che spetta al premier incaricato, vero promotore del patto di governo, chiudere un documento. Ed il premier, nel caso, lo dovrà indicare Mattarella.
Per Italia viva, in base a quanto dichiarato da Ettore Rosato, un testo scritto su cosa dovrà o non dovrà fare i governo dovrebbe comunque anticipare la nomina del premier.Si sta profilando, quindi, un braccio di ferro... già in questa fase!