Ancora in netto calo nella settimana dall'8 al 14 gennaio 2024 il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) dopo aver raggiunto il picco nell’ultima settimana del 2023 con un valore pari a 18,5 casi per mille assistiti. Nella seconda settimana del 2024 l’incidenza è pari a 14,1 casi per mille assistiti (17,1 nella settimana precedente).

L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età. Maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 31,7 casi per mille assistiti (34,9 nella settimana precedente).

Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.

Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale. Nella PA di Bolzano è stata raggiunta la soglia di intensità “molto alta” dell’incidenza.
Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.
 
Durante la settimana 2/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 29,6%, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (37,4%). 

Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.

Tra i campioni analizzati, 174 (6,5%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 241 (9%) per RSV e i rimanenti 172 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 84 Rhinovirus, 34 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 32 Adenovirus, 14 Metapneumovirus, 5 virus Parainfluenzali e 5 Bocavirus.

Diversi virus respiratori contribuiscono a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 2 (14,07 casi per mille assistiti, come riportato nel Rapporto epidemiologico RespiVirNet del 19/01/2024), tra cui prevalentemente i virus influenzali, SARS-CoV-2, RSV e Rhinovirus.

"I dati questa settimana confermano il trend in discesa per le sindromi simil influenzali e per tutti i virus respiratori, anche se bisogna sottolineare che la circolazione resta comunque sostenuta, e in alcune regioni l'incidenza è tutt’ora ai livelli di intensità alta - sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss -. Rimangono quindi valide tutte le raccomandazioni, soprattutto per le persone più fragili, a partire dalle vaccinazioni. Sottolineiamo come, anche in una stagione particolarmente intensa come questa la rete di medici e pediatri sentinella, così come quella di laboratori incaricati della caratterizzazione microbiologica dei virus, si stiano rivelando uno strumento prezioso nel monitoraggio della circolazione dei virus respiratori e nel seguire quasi in tempo reale le variazioni".