Lunedì, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese è andata in gita in Tunisia dove, nel Palazzo presidenziale di Cartagine, è stata ricevuta dal presidente della Repubblica, Kais Said, per poi incontrare anche il ministro dell'Interno, Hichem Mechichi.

Dopo averla presa "alla larga", parlando della crisi politica nel Paese, delle sfide socio-economiche ad essa collegata, ecc... la Lamorgese ha affrontato il vero argomento  della sua visita: l'incremento registrato quest'anno degli arrivi dei migranti irregolari dalla Tunisia tramite sbarchi autonomi, un fenomeno che ha assunto dimensioni rilevanti: al 24 luglio su 11.191 migranti sbarcati in Italia, infatti, ben 5.237 sono partiti dalla Tunisia e di questi quasi 4mila sono cittadini tunisini.

Così il Viminale, in una nota, ha riassunto i problemi che la Lamorgese ha sollevato con il presidente Said:

"Con il perdurare della pandemia Covid-19, questi flussi incontrollati creano seri problemi legati alla sicurezza sanitaria nazionale che si riverberano inevitabilmente sulle comunità locali interessate dai centri di accoglienza, dai quali, tra l'altro, i migranti tunisini in particolare cercano di allontanarsi in ogni modo prima del termine del periodo di quarantena obbligatorio.Nella prospettiva di migliorare una collaborazione già consolidata, risulta determinante l'azione della Tunisia per il controllo del territorio e  delle frontiere, soprattutto marittime, per smantellare – come condiviso dai Paesi della Ue e da quelli africani nel recente vertice ministeriale in videoconferenza da Trieste - le attività della criminalità organizzata che ha fatto del traffico di migranti la sua principale attività. Su questo fronte l'Italia è pronta ad offrire pieno supporto alla Tunisia anche mediante formule più efficaci di collaborazione nell'attività di sorveglianza delle imbarcazioni dei trafficanti in partenza dalla costa africana". 

Il presidente Said ha dato rassicurazioni sull'intenzione di intensificare i controlli alle frontiere marittime per contrastare l'attività dei trafficanti di migranti, oltre a confermare lo svolgimento regolare delle operazioni settimanali di rimpatrio dall'Italia, comunque già riprese dopo il periodo di lockdown.

La ministra Lamorgese nel corso della giornata si è anche sentita telefonicamente con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che si è lamentato per il numero di migranti ospitati sull'isola e, in particolare, per quanto accaduto oggi a Porto Empedocle. Nella cittadina siciliana alcuni migranti sono fuggiti dalla tensostruttura allestita sulla banchina, dove vengono accolti al loro arrivo da Lampedusa, in attesa di una successiva ricollocazione. 

I migranti hanno scavalcato la recinzione disperdendosi nei dintorni, ma sono stati poi quasi tutti rintracciati. Già in mattinata la sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, aveva dato l'allarme sulle condizioni della tensostruttura allestita nel porto: 

“Abbiamo oltre 500 migranti chiusi in una tensostruttura senza finestre. Non ci sono finestre, è un forno lì dentro, rischiano il soffocamento.  Qui deve intervenire il governo, ho fatto appello a tutti, anche alla Commissione europea. Noi siamo un paese senza contagi, però con questa situazione siamo ogni giorno agli "onori" delle cronache e questo crea un problema di immagine dal punto di vista turistico. Perché far arrivare qua le navi militari? Potevano portarle da qualche altra parte. Anche i miei concittadini sono molto arrabbiati, hanno paura".

La ministra Lamorgese ha comunque rassicurato tutti dicendo che, per rafforzare l'attività di controllo, verrà inviato l'esercito che opererà nell'ambito dell'operazione "Strade sicure".

Anche dal punto di vista sanitario, la situazione è sotto controllo, ha dichiarato la Lamorgese: tutti i test sierologici sono risultati negativi e così i tamponi fin qui eseguiti sui migranti, sia a Porto Empedocle che a Lampedusa.

Infine, per garantire il massimo della sicurezza, a tutela della salute pubblica, nei prossimi giorni -  all'esito della procedura accelerata di gara in corso - la ministra dell'Interno ha garantito che sarà operativa una nuova unità navale di grandi dimensioni da destinare alla quarantena obbligatoria per i migranti sbarcati.