A project for Climate Change è il percorso intrapreso da 3Bmeteo per analizzare il cambiamento climatico che si è concretizzato nel 2023 con la “Missione Groenlandia” e che, quest’anno, continua con la “Missione Amazzonia” in partenza il prossimo novembre. Organizzata da 3Bmeteo in collaborazione con la biologa della conservazione e attivista ambientale, Emanuela Evangelista, è una spedizione di studio e analisi dedicata all’osservazione del fragile equilibrio della più estesa foresta pluviale e dei suoi riflessi sul clima dell’intero pianeta. Nel frattempo, per conoscere la percezione e l'opinione degli italiani sul cambiamento climatico, il centro meteo indipendente ha incaricato l'istituto demoscopico Eumetra di sondare l'opinione di un campione rappresentativo della popolazione (1.512 persone dai 18 ai 70 anni attraverso metodologia CAWI).

Dall'indagine emerge che il cambiamento climatico è in atto e gli italiani sono consapevoli della sua evoluzione e ritengono che la causa sia da ricercare soprattutto nelle attività antropiche. Tra fenomeni atmosferici estremi in un’alternanza di alluvioni e periodi siccitosi, l’82% degli italiani pensa che il cambiamento climatico sia “un fatto accertato” o “una teoria fondata scientificamente”. Solo l’11% del campione ritiene che sia “una teoria da dimostrare” e un esiguo 4% è convinto che sia “priva di fondamento”. Persiste infine anche un 3% che la considera “una bufala”.

Il 47% degli italiani pensa che il cambiamento climatico sia l’effetto del “comportamento dell’uomo”: se si somma il 37% che ritiene che il cambiamento climatico sia “normale evoluzione del pianeta, accelerata dal comportamento umano”, arriviamo a un 84% (circa 33,6 milioni di persone) che considera l’uomo responsabile del cambiamento climatico. Solo per il 7% del campione intervistato è conseguenza della “normale evoluzione del pianeta” (senza intervento umano) e una pari percentuale sostiene di “non credere al fenomeno”. Il rimanente 2% non ha un parere definito. In questo quadro, le preoccupazioni circa il cambiamento climatico, riguardano: siccità / carenza di acqua 55%; aumento delle temperature 51%; scioglimento dei ghiacciai 50% ;  alluvioni 50%; temporali di forte intensità 47%; grandinate 41%; innalzamento del livello dei mari 38%; riduzione o assenza di nevicate 34%.

Tra le azioni più importanti da adottare per contribuire a mitigare la situazione emergono: energia da fonti rinnovabili (50%), la riduzione dei consumi di acqua (46%) e la riduzione dei consumi di energia (43%) sono le misure a cui gli italiani riservano moltissima attenzione. Meno indicate le misure che pesano sul comportamento individuale delle persone: una mobilità che faccia uso di mezzi poco o non inquinanti (38%), un turismo più sostenibile attraverso rispetto del territorio, consumi più responsabili e mezzi di trasporto non inquinanti (38%) e, infine, acquisti verdi, etici e responsabili (carta riciclata o prodotti bio tra gli altri) indicati dal 36%. E nel confronto tra i dati del 2024 sul 2023 emerge una crescita generalizzata della consapevolezza e tutte queste soluzioni vengono indicate da un numero crescente di intervistati. 

L’abitudine a consultare le previsioni meteorologiche prima di svolgere qualsiasi azione quotidiana personale, professionale o sportiva diventa un’informazione fondamentale in presenza di fenomeni atmosferici sempre più acuti e improvvisi. Nei tre anni osservati dallo studio, condotto da Eumetra per conto di 3Bmeteo, non emergono evidenti significative variazioni tra i canali di consultazione. L’unica leggera e tendenziale differenza è la riduzione della consultazione delle previsioni meteo su quotidiani digitali o cartacei. Al primo posto, infatti, ci sono le App (il 71% le consulta sempre più spesso contro il 69% del 2021 e il 70% del 2023), seguono i siti specializzati con il 57%. La televisione è quest’anno al 45%, la radio si assesta al 19%.

“Fiducia nelle informazioni” è il primo driver di scelta di una App di previsioni meteo. In un tale contesto, l’App di 3Bmeteo emerge sui competitor, poiché il 56% delle persone (contro il 45% medio dei competitor) l’ha scaricata e installata proprio per la fiducia riconosciuta. 

“In 3Bmeteo riteniamo che una maggiore consapevolezza sul cambiamento climatico possa aiutare gli italiani a comprendere quanto stia accadendo per favorire l’adozione di azioni correttive quotidiane. Innalzamento delle temperature, alluvioni e siccità riempiono le cronache e generano preoccupazioni, la ricerca di Eumetra si inserisce nel più ampio ‘Project for the Climate Change’ di 3Bmeteo per aiutare le persone a comprendere meglio i fenomeni e a fornire loro le informazioni di cui hanno bisogno. Per migliorare i nostri servizi analizziamo anche i canali utilizzati per consultare le previsioni atmosferiche. Dallo studio emerge che la notorietà (83%) e l’utilizzo (51%) di 3Bmeteo crescono proporzionalmente: indici importanti per le nostre iniziative e per l’impegno nel ricercare l’affidabilità delle previsioni, trasmettendo informazioni complete e di facile consultazione. Il nostro team incontra le persone nelle gare sportive, organizza incontri nelle scuole e nelle RSA, parte per spedizioni di osservazione in luoghi fondamentali per gli equilibri del pianeta come la Groenlandia e l’Amazzonia… ogni giorno portiamo il nostro contributo per diffondere una maggiore consapevolezza sui temi che riguardano i fenomeni atmosferici”, sottolinea Massimo Pietro Colombo, Membro del Consiglio di Amministrazione di 3Bmeteo.