Oggi stiamo pagando caro alcuni comportamenti errati di molti cittadini.

Quasi metà delle Regioni italiane  hanno raggiunto “lo scenario 4” rappresentato nel documento condiviso da Governo e Regioni che è possibile scaricare a questo indirizzo:

drive.google.com/file/d/146rqBSxnk7Tg9CnRINjzcMbsqqHdx0Id/view?usp=sharing

 
Lo scenario 4 suggerisce purtroppo il lockdown e si stima che siano più del 50%  le possibilità  che più della metà delle regioni italiane vada in sofferenza, se non in tilt, a causa della saturazione dei posti letto di terapia sub intensiva e intensiva.  Ad oggi sono 9  le Regioni  a rischio: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto  e la provincia autonoma di Bolzano.

Ma la situazione non è rosea neanche  in Campania, Lazio, Marche e Toscana che sono nello scenario 3 che prevede in ogni caso misure più restrittive rispetto a quelle fino a qui messe in atto.
 
Una situazione quindi gravissima e di grande allerta.
 
“La situazione descritta – scrivono Iss e Ministero - in questo report evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e del raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali di diverse Regioni. Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità nonché l’attuazione delle altre misure già previste nel piano “Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di trasmissione per il periodo autunno-invernale  Si invitano – prosegue il documento - nuovamente le Regioni a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello subregionale, e a considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette. È fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.

Iss e Ministero ritengono “fondamentale che la popolazione riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo quando non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa quanto più possibile”.
 Sono ben 15 le Regioni con Rt superiore a 1,5Vicini al lockdown. “L’epidemia – segnalano da Iss e Ministero - è in rapido peggioramento e compatibile complessivamente con un scenario di tipo 3 con rapidità di progressione maggiore in alcune Regioni italiane: si riscontrano infatti valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e segnali che si riesca solo modestamente a limitare il potenziale di trasmissione di SARS-CoV-2. Si osserva una rapida crescita dell’incidenza, mancata capacità di tenere traccia delle catene di trasmissione ed aumento del carico sui servizi assistenziali con aumento dei tassi di occupazione dei posti letto ospedalieri sia in area critica che non critica”.
 Aumentano focolai nelle scuole ma l’ impatto limitato e c’è stato un  boom ricoveri  Se l’andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, esiste una probabilità >50% che 13 Regioni  raggiungano le soglie critiche di occupazione entro un mese.

I dati regionali
 
Abruzzo Rt 1,39. Casi in aumento in entrambi flussi. È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione (764 vs 19 la settimana precedente). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+4%) e aree mediche (+6%). Probabilità tra 5-50% di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Basilicata. Rt 1,09. Casi in aumento nel flusso MdS e in diminuzione nel flusso ISS. Questa discrepanza è in parte dovuta a un ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere alcuni indicatori meno affidabili. Rt sopra uno.  In aumento il numero di focolai attivi. Non sono stati riportati casi fuori catene di trasmissione. In aumento il tasso di occupazione in aree mediche (+1%). In diminuzione il tasso di occupazione in terapia intensiva (- 1%). Bassa probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Calabria. Rt 1,5. Casi in aumento in entrambi flussi.  È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva e aree mediche (+1% in entrambi casi). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Campania. Rt 1,61. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva e aree mediche (+1% in entrambi casi). Bassa probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Emilia Romagna. Rt 1,62. Casi in aumento in entrambi flussi. È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione (56% dei nuovi casi segnalati questa settimana). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+3%) e in aree mediche (+4%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Friuli Venezia Giulia. Rt 1,34. Casi in aumento in entrambi flussi. È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+3%) e in aree mediche (+1%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Lazio. Rt 1,56. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+5%) e in aree mediche (+3%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Liguria. Rt 1,71. Casi in aumento in entrambi flussi.  È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+3%) e in aree mediche (+7%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Lombardia. Rt 1,9. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione (65% dei nuovi casi segnalati questa settimana). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva e aree mediche (+4% in entrambi casi). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Marche. Rt 1,55. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione (53% dei nuovi casi segnalati questa settimana).  In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva e aree mediche (+3% in entrambi casi). Probabilità tra 5-50% di raggiungere le soglie critiche nel prossimo mese.
 
Molise. Rt 1,75. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione (30% dei nuovi casi segnalati questa settimana). In aumento il tasso di occupazione in aree mediche (+2%). Invariato il tasso di occupazione in terapia intensiva. Probabilità tra 5-50% di raggiungere le soglie critiche nel prossimo mese.
 
Piemonte. Rt 2,14. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra 2. Aumento nel numero di focolai attivi e nel numero di casi fuori catene di trasmissione (1143 vs 440 la settimana precedente). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+3%) e aree mediche (+5%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Pa Bolzano. Rt 2,05. Casi in aumento in entrambi flussi. Forte aumento dei tassi di occupazione in terapia intensiva (+6%) e aree mediche (+6%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese. Aumento nel numero di focolai attivi e nei casi fuori catene di trasmissione.
 
Pa Trento. Rt 1,29. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e il numero di casi fuori catene di trasmissione (40% dei nuovi casi segnalati). In aumento il tasso di occupazione in aree mediche (+1%). Invariato il tasso di occupazione in terapia intensiva. Probabilità tra 5-50% di raggiungere le soglie critiche nel prossimo mese.
 
Puglia. Rt 1,78. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento il numero di focolai attivi e di casi fuori catene di trasmissione (49% dei nuovi casi segnalati questa settimana). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+2%) e aree mediche (+4%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Sardegna. Rt 1,02. Casi in aumento nel flusso MdS e in diminuzione nel flusso ISS. Questa discrepanza è in parte dovuta a un ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS. Rt sopra uno. In aumento i focolai attivi. Numero di casi fuori catene di trasmissione in diminuzione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+4%) e aree mediche (+3%).
 
Sicilia. 1,33. Casi in aumento in entrambi flussi. È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi. Forte aumento dei casi fuori catene di trasmissione (53% dei nuovi casi segnalati questa settimana). In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+4%) e aree mediche (+2%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Toscana. Rt 1,53. Casi in aumento nel flusso MdS e in diminuzione nel flusso ISS. Questa discrepanza è in parte dovuta a un ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%.Forte aumento nel numero di focolai attivi e nel numero di casi fuori catene di trasmissione. In aumento i tassi di occupazione in terapia intensiva (+4%) e aree mediche (+5%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Umbria. Rt 1,75. Casi in aumento in entrambi flussi. È stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. In aumento i focolai attivi. Forte aumento dei casi fuori catene di trasmissione.
 
Valle d’Aosta. Rt 2,73. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra 2 in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. Forte aumento dei focolai attivi e dei casi fuori catene di trasmissione (83% dei nuovi casi segnalati questa settimana). Forte aumento dei tassi di occupazione in terapia intensiva (+5%) e aree mediche (+11%). Alta probabilità di raggiungere le soglie critiche il prossimo mese.
 
Veneto. Rt 1,73. Casi in aumento in entrambi flussi. Rt sopra uno in tutto l’intervallo di credibilità al 95%. Forte aumento dei focolai attivi. Non sono stati segnalati casi fuori catene di trasmissione. Aumento nei tassi di occupazione in terapia intensiva.