Il rebus di ISABELLA NOVENTA - II parte
Il movente? Indeterminato, un impasto di rancori e gelosie che nessuno ha voluto spiegare. Gasparini, invece, la pensa in modo diverso. “La mia ex moglie è stata vittima di un agguato organizzato. Al processo per l’omicidio di Isabella verranno fuori il quarto e anche il quinto uomo. La premeditazione del delitto, la scomparsa del corpo e l’assenza della più piccola traccia di Isabella fanno pensare alla vecchia Mala del Brenta. Gente che non scherza: chi tradisce paga con la vita”. Gasparini è convinto che Freddy abbia mentito. “Freddy e Debora hanno capito che il loro destino processuale è segnato. E cercano di evitare l’aggravante della premeditazione per salvarsi dall’ergastolo. Così lui si è inventato che Isabella è morta accidentalmente durante un gioco erotico spinto. Certo, all’organizzazione dell’omicidio hanno partecipato anche loro, costruendo una messinscena per depistare le indagini. Ma la scomparsa di Isabella l’hanno organizzata per conto di altri ai quali l’hanno consegnata, consapevoli di quanto doveva succedere”.
L’ex marito ha espresso a Oggi una convinzione, che è anche una pista. “Isabella era una donna attenta e intelligente, potrebbe aver scoperto un segreto enorme negli affari di Freddy. O aver visto qualcuno di molto importante che non doveva apparire nei loschi traffici del suo fidanzato. A questo punto Freddy e Debora hanno deciso di farla sparire. Ma, non essendone capaci, hanno dovuto accettare l’intervento di qualcuno che si sentiva minacciato dalle rivelazioni di Isabella”. E’ una ricostruzione molto diversa da quella ufficiale. “In realtà Isabella quella sera non è mai entrata nell’auto di Freddy e non è stata a casa sua. Ecco perché non si è scoperta una sola traccia. Fuori dalla pizzeria, dove sono stati a cena, c’erano altri ad aspettarla. L’hanno costretta a salire sulla loro auto e l’hanno fatta sparire. Per questo non si trova più il suo corpo - . Sono parole che riecheggiano quelle pronunciate un anno fa dall’avvocato Gian Mario Balduin, che assiste la famiglia Noventa, parte lesa nel processo, secondo cui la gelosia non bastava a spiegare il delitto, forse Isabella aveva scoperto qualcosa di losco nelle attività di Freddy. “Diversi appartamenti di proprietà di Sorgato, secondo una nostra indagine, risultano sfitti e solo di tanto in tanto dati in uso dietro congrui compensi a personaggi importanti, legati in passato proprio alla mala del Brenta” aveva spiegato il legale. Le indagini della polizia hanno poi portato a scoprire inquietanti legami. Manuela Cacco, infatti, fu sposata a Smeraldo Marigo di Campagna Lupia, personaggio di primo piano nell’organizzazione. Assieme a lui era stata processata (e condannata a due anni) per alcune rapine agli orafi avvenute tra il 2004 e il 2006, quando Maniero era però stato arrestato da tempo. La donna aveva frequentato i componenti delle “batterie” che negli anni Novanta facevano riferimento a Felicetto”.
Nonostante queste prese di posizione, nel 2019 vengono confermati l’originale impianto accusatorio e le condanne al terzetto. L’ultima sorpresa arriva quest’anno. Da Il Giornale, 13 febbraio 2020:
“…una lettera che Sorgato ha inviato alla redazione del settimanale Giallo. La missiva inizia così: "Sono Freddy Sorgato e le scrivo da carcere di Padova, dove mi trovo in relazione al caso di Isabella Noventa. Ho letto il suo esposto su Giallo e l'ho trovato molto irrispettoso e denigratorio nei confronti di una persona da poco deceduta per malattia (si riferisce ad Ofelia, madre di Isabella ndr)". Ricordiamo come Freddy Sorgato sta scontando la pena di 30 anni per l'omicidio e la distruzione di cadavere della fidanzata Isabella comminatagli in primo grado e confermata in secondo. Il 50enne è attualmente recluso presso il carcere "Due Palazzi" di Padova. Isabella, di professione segretaria, residente ad Albignasego (Padova) venne uccisa la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016. Assieme a Freddy è stata condannata a 30 anni anche la sorella Debora. Ad Emanuela Cacco, amante dell'uomo, è stata inflitta invece una pena a 16 ani di reclusione.
Isabella Noventa: Freddy insinuerebbe che sia ancora viva
Fredy Sorgato ha scritto a Giallo dopo la notizia della morte di Ofelia Rampazzo, madre di Isabella Noventa. La donna, deceduta all'età di 87 anni per un male incurabile, ha sperato fino all'ultimo di poter dare una degna sepoltura al corpo della figlia che però non è stato ancora rinvenuto. L'anziana signora si era spesso rivolta al ballerino 50enne implorandogli di confessare. Paolo Noventa, fratello di Isabella, aveva parlato del forte dolore provato da sua madre Ofelia, fino al giorno in cui il suo cuore si è fermato. Ora, sorprendentemente, Sorgato ha deciso di esplicare la sua versione dei fatti, a dir poco fantasiosa. L'uomo ha scritto riferendosi ad un'articolista del settimanale, che si è occupato recentemente della vicenda: "Innanzitutto, non sono un assassino di fatto, ma solo mediatico, dato che la non conoscenza delle cose e dei fatti rende a lei passibile di parlare a vanvera su notizie raccolte nei corridoi dove ogni news riportata e ricca di blasfemie e falsità di comodo per riempire spazi vuoti".
Più avanti viene detto: "Non vi è stato alcun omicidio in casa mia, come ha recentemente dichiarato il povero Paolo Noventa, talmente in buona fede da aver architettato con sua sorella Isabella questo teatro per impossessarsi facilmente dei miei valori, usando l'arma della seduzione femminile con epilogo di allontanamento della sorella dopo la cena". Quindi, secondo quanto sostenuto da Freddy, dopo aver cenato assieme a lui, Isabella Noventa si sarebbe allontanata di sua volontà. Strano però che il navigatore satellitare dell'auto di Freddy registrò il tragitto percorso la sera della morte della donna. Dal ristorante in cui aveva cenato con la sua fidanzata, la vettura di Freddy si diresse, guarda caso, proprio nella villa del 50enne dove si sarebbe consumato il terribile omicidio”.
A chi credere? Alle sentenze, naturalmente, gli imputati mentono. Ma, allora, il “vedovo” Piero, perché avrebbe indicato un’altra pista? Perché questo corpo è sparito senza lasciare tracce, né materiali né virtuali? Perché della Noventa non si sono trovate tracce biologiche né DNA, da nessuna parte? Abbiamo visto mille volte le immagini delle auto dei condannati che facevano andirivieni intorno alle zone dove tutti abitavano, ma la donna scomparsa ci manca sempre. Isabella, dove sei?