Metti, una sera a cena... un classico film da fine anni 60 in cui vengono portate sullo schermo soprattutto le relazioni tra i vari personaggi. La trama, la storia del film, come era di moda in quel periodo, era secondaria... quasi ininfluente.

La stessa cosa che è accaduta alla cena di Bruxelles che ieri sera ha visto riuniti intorno allo stesso tavolo, approfittando del vertice del Consiglio Europeo, il presidente del Consiglio Conte, il ministro dell'economia Tria, il presidente della Commissione europea Juncker, accompagnato dai commissari per gli affari economici Dombrovskis e Moscovici.

Infatti, a cosa è servita questa cena? A nulla, se si esclude il ricordarci delle relazioni - già note - tra ministri, commissari e presidenti 

Naturalmente, non è stato questo ciò che il premier Conte ha voluto far credere ai giornalisti che gli chiedevano di commentarne il risultato, affermando che la cena è stata invece un "passo in avanti" affermando che "io avevo auspicato un dialogo costruttivo con la Commissione e direi che il clima mi ha rasserenato sul fatto che si stia proseguendo in questa direzione".

Insomma, Conte si è detto soddisfatto perché hanno dialogato cordialmente senza insultarsi, prendersi a sberle o gettarsi il cibo in faccia!

Conte ha parlato di dialogo, di negoziato, di clima disteso... aggiungendo che "non abbiamo discusso dei saldi finali e ovviamente non ho posto assolutamente nessuna rinuncia alle riforme che sono punti qualificanti del nostro programma di governo e della nostra politica economica."

Insomma, sono andati a cena, hanno mangiato, ma hanno anche accuratamente evitato di entrare nel merito dell'argomento per cui ieri sera si sono riuniti.

"Ci siamo solo detti - ha dichiarato Conte ai giornalisti - che è bene affrontare la questione in modo disteso e in modo da poter coltivare questo dialogo".

E questo servirà a evitare la procedura contro l’Italia? "Confido che il dialogo possa portare a evitare la procedura, sono sempre ambizioso quando negozio", ha replicato Conte.

E lo stesso mantra il presidente del Consiglio lo ha ripetuto anche a chi gli chiedeva delle conseguenze sui mercati dell'attuale attrito con l'Europa, in relazione all'aumento dello spread: "Anche su questo abbiamo convenuto per entrambe le parti che i toni devono essere mantenuti bassi. Dobbiamo continuare in questo dialogo e confidare che lo spread possa scendere".

Infine, Conte ha detto di essere soddisfatto dell'incontro, perché "le negoziazioni migliori si fanno in via riservata non pubblicamente."

Quindi, volendo credere che la cena di ieri sera sia realmente servita a qualcosa, bisogna sperare che anche di contenuti reali si sia parlato al di là della ricostruzione fatta da Conte, perché  non era il caso, per evitare imbarazzo alla propaganda del Governo italiano, che tali contenuti venissero portati alla luce del sole... almeno per il momento.