La Danimarca ha deciso di escludere dal proprio piano di vaccinazione anti-Covid il vaccino di Johnson & Johnson. La notizia, per il momento ufficiosa ma che dovrebbe diventare ufficiale nei prossimi giorni se non addirittura nelle prossime ore, è stata anticipata questo lunedì da diversi media locali che hanno citato fonti anonime.

Il mese scorso la Danimarca aveva interrotto la somministrazione del  vaccino di AstraZeneca per la possibilità che, seppure in casi molto rari,  possa causare coaguli di sangue.

Per lo stesso motivo, le autorità sanitarie danesi annunceranno che in quel Paese non faranno uso neppure del vaccino Johnson & Johnson che l'Ema lo scorso 20 aprile aveva approvato dichiarando che i benefici in rapporto al rischio siano enormemente superiore, tali da definirlo assolutamente sicuro.

Escludendo anche il vaccino J&J, che rappresenta circa un terzo delle forniture di vaccini anti-Covid prenotate dalla Danimarca, la decisione potrebbe ritardare in modo significativo il calendario delle vaccinazioni del Paese.


E mentre in Danimarca si sceglie di utilizzare i vaccini mRNA, in Italia il commissario alle vaccinazioni, generale Francesco Paolo Figliuolo, vuole estendere la somministrazione di  AstraZeneca anche alle persone sotto la soglia dei 60 anni di età:

“È probabile che in quella che si chiama rolling review, ovvero revisione dovuta all’esperienza accumulata durante le vaccinazioni, si possa raccomandare AstraZeneca anche per gli under 60. Si sta pensando a questo. Ho avuto interlocuzioni con Aifa, Cts, Consiglio superiore di Sanità e Istituto Superiore di Sanità. I vaccini vanno impiegati tutti. AstraZeneca è consigliato per determinate classi, ma l’Ema dice che va bene per tutti, come dimostra la Gran Bretagna con 21 milioni di somministrazioni. È chiaro che ci sono degli effetti collaterali, ma sono infinitesimali. Per questo dobbiamo usare tutte le dosi, altrimenti il programma non raggiungerà gli effetti desiderati nei tempi che ci siamo prefissati”.