Esteri

La sora Meloni cerca di convincere la stampa estera che non è fascista

"Come ve lo devo da di'? Nun so fascista!"

Questo il significato del videomessaggio in tre lingue inviato dalla sora Meloni alla stampa estera per rassicurare i partner internazionali dell'Italia che un governo di destra da lei guidato non minaccerebbe la stabilità finanziaria del Paese (tradotto: l'Italia rimarrebbe nell'area euro) e manterrebbe le tradizionali alleanze di Roma con gli altri Paesi occidentali, Nato compresa.

"Ho letto che la vittoria di Fratelli d'Italia nelle elezioni di settembre – ha dichiarato la Meloni – sarebbe un disastro, verso una svolta autoritaria, l'uscita dell'Italia dall'euro e altri sciocchezze di questo genere. Nulla di questo è vero. La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni ormai, condannando senza ambiguità la soppressione della democrazia e le vergognose leggi contro gli ebrei.  ...Per anni ho anche avuto l'onore di guidare il partito conservatore europeo, che condivide valori ed esperienze con i Tory britannici, i Repubblicani statunitensi e il Likud israeliano. La nostra posizione nel campo occidentale è cristallina, come abbiamo dimostrato di nuovo condannando senza se e senza ma la brutale aggressione della Russia contro l'Ucraina, e aiutando dall'opposizione a rafforzare la posizione dell'Italia nei forum europei e internazionali". 

Secondo la Reuters, alcuni analisti non sono però affatto rassicurati dalle radici post-fasciste del suo partito, dal fatto che in FdI e Lega vi siano personaggi che definire euroscettici è dir poco e che lei stessa si sia espressa più volte in termini negativi contro le istituzioni europee e non sempre in relazione a temi specifici.

Poi, a ben guardare, le referenze in relazione alle alleanze lasciano alquanto a desiderare. Lei dice di essere culo e camicia con i tories, ma i conservatori inglesi non si sognano di parlare di lobby gay, tanto che riconoscono come famiglie a tutti gli effetti i matrimoni tra omosessuali (con tanto di figli compresi), mentre alla sora Giorgia argomenti simili la mandano fuor di melone (vedi l'ultima performance in Spagna).

E a proposito di repubblicani americani: ci sono quelli fascisti che danno di gomito al KKK e associazioni simili che vengono rappresentati da Trump e quelli tradizionali, come rappresentava l'adesso defunto John McCain. Indovinate un po' con chi è alleata Giorgia Meloni?

E che dire del Likud... che ha istituzionalizzato l'apartheid in Israele persino con una legge di ispirazione costituzionale? Quindi, la sora Meloni dice di condannare le leggi razziali praticate dai nazifascisti contro gli ebrei, mentre approva quelle praticate dagli ebrei della destra israeliana (di cui il Likud è principale partito e guida) contro i palestinesi! Evviva la coerenza.

E del suo "fidanzato" Orban, il dittatore in erba che governa l'Ungheria, perché si è dimenticata di citarlo?

Infine, ci sarebbe quell'inchiestuccia di Fanpage, dove i suoi dirigenti dicono di esser fascisti, le mangiate di suoi dirigenti per celebrare gli anniversari della marcia su Roma, simboli, bandiere, gesti e slogan sempre di suoi rappresentanti che a livello di amministrazioni locali si dichiarano e fanno intendere di essere fascisti.

La sora Meloni, prima di rilasciare all'estero certe dichiarazioni è bene che si chiarisca le idee per sé e che le chiarisca ai suoi dirigenti, militanti, iscritti e simpatizzanti... su cosa sia o non sia il suo partito.

Autore Gino Tarocci
Categoria Esteri
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