Dal romanticismo trattenuto di Breve incontro all’epica senza tempo di Lawrence d’Arabia: David Lean ha riscritto le regole del cinema. Un maestro dell’equilibrio tra spettacolo e introspezione.
Dai 2 Oscar per la miglior regia alle critiche interne ricevute da Truffaut e Jean-Luc Godard che lo definirono un esempio di un cinema “accademico”, troppo curato e poco vitale, contrapposto alla libertà stilistica che auspicavano, dall'omaggio di Todd Haynes in Carol per Breve incontro ai riferimenti utilizzati da Spielberg, Scorsese, Minghella (per Il paziente inglese e Ritorno a Could Mountain) e Nolan (per Oppenheimer).
Ecco un focus sulla sua filmografia: un viaggio tra epica visiva, introspezione psicologica e influenze sul cinema moderno.