Un aggiornamento della situazione in Yemen lo forniscono le dichiarazioni odierne di Geert Cappelaere, Direttore Regionale dell'UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, con cui ci informa che in in quella nazione circa 1,2 milioni di bambini continuano a vivere in 31 zone in cui il conflitto è attivo, provocando la crisi umanitaria più grande del mondo, tanto che dal 13 dicembre, ogni giorno sono stati uccisi o feriti 8 bambini, mentre 2.672 sono stati i bambini uccisi dall'inizio del conflitto e 4.371 quelli feriti.
«Oggi in Yemen circa 1,2 milioni di bambini continuano a vivere in 31 zone in cui il conflitto è attivo, fra cui Hodeida, Taizz, Hajjah e Sa'da – in aree con forti violenze causate dalla guerra - ha detto Cappelaere. - Gravi violazioni, dal 26 marzo 2015 a dicembre 2018, sono state verificate dalle Nazioni Unite, anche se il numero reale potrebbe essere molto maggiore:
2.672 bambini uccisi (1.782 bambini, 744 bambine, 49 non identificati);
4.371 bambini feriti (2.977 bambini, 1.087 bambine);
2.787 bambini reclutati nei combattimenti;
323 attacchi e uso militare di strutture per l'istruzione;
133 attacchi e uso militare di strutture sanitarie;
I matrimoni precoci sono aumentati, con 2 ragazze su 3 sotto i 18 anni che si sono sposate nel 2017 contro 1 su 2 nel 2016.
Dall'accordo di Stoccolma del 13 dicembre 2018 - prosegue Cappelaere - per i bambini in Yemen non è cambiato molto. Da allora, ogni giorno, 8 bambini sono stati uccisi o feriti. La maggior parte dei bambini uccisi stava giocando all'aperto con i loro amici o stava andando o rientrando da scuola.
L'impatto del conflitto in Yemen è molto profondo e non ha risparmiato un singolo bambino. La violenza impressionante nei quattro anni passati, alti livelli di povertà e decenni di conflitti, disinteresse e privazioni stanno ostacolando fortemente la società yemenita, facendo a pezzi il suo tessuto sociale – fondamentale per ogni società e soprattutto per i bambini.
L'UNICEF e i partner umanitari hanno aumentato le azioni per raggiungere gli enormi bisogni dei bambini e delle famiglie in Yemen – la crisi umanitaria più grande del mondo. Insieme alla Banca Mondiale, l'UNICEF sta fornendo a 1,5 milioni delle famiglie più povere del paese assistenza in denaro d'emergenza – uno strumento per aiutarli a evitare misure estreme per la sopravvivenza come il lavoro infantile, i matrimoni precoci o il reclutamento dei bambini. Solo nel 2018, l'UNICEF ha fornito cure a oltre 345.000 bambini gravemente malnutriti, mentre circa 800.000 bambini hanno ricevuto supporto psicosociale per aiutarli a superare i traumi subiti.
L'appello dell'UNICEF per il 2019 è di 542 milioni di dollari, per continuare a rispondere agli enormi bisogni dei bambini in Yemen. Siamo grati ai donatori per la generosità che hanno dimostrato l'anno passato. Ma la generosità da sola non porterà alla fine delle sofferenze dei bambini in Yemen.
Ancora una volta, l'UNICEF chiede alle parti in conflitto di porre fine alle violenze nei punti critici e in tutto lo Yemen, proteggere i civili, tenere i bambini fuori dal pericolo e permettere di portare gli aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie ovunque si trovino nel paese.
Mentre la comunità internazionale si incontra a Ginevra questa settimana per l'evento di alto livello a supporto della crisi umanitaria in Yemen, l'UNICEF chiede contributi senza condizioni per fornire assistenza salvavita ai bambini in Yemen e un forte reinvestimento nello Yemen per aiutare questi bambini ad avere il futuro che ogni genitore nel mondo spera per i propri figli.
Questo è il solo modo in cui lo Yemen può tornare a camminare coi propri piedi. Altrimenti, lo Yemen sarà consumato dalle violenze e il suo futuro sarà appeso a un filo – con conseguenze disastrose per i bambini».