Apprendiamo che l'Italia ha inviato a Tripoli una proposta di revisione del Memorandum di intesa che di fatto ha dato soldi, mezzi e addestramento, in collaborazione con l'UE, per perpetrare un crimine contro l'umanità: catturare in mare migliaia di profughi e riportarli alle bombe e alle torture.Invece di stracciare con vergogna quell'accordo, adesso si pensa che inserire due righe sulla tutela dei diritti umani basti a lavarsi la coscienza, mentre in Libia è scoppiata una guerra terribile e gli stessi cittadini di quel paese rischiano ogni giorno la vita.Quali sono i veri interessi, oltre la propaganda politica, che spingono a una simile ipocrisia? Quanto ancora pagheremo torturatori, stupratori e criminali internazionali? Quanto caro sarà il prezzo che questo governo senza coraggio pagherà per avere continuato a disprezzare la vita umana?Noi torneremo in mare per difendere donne, bambini e uomini in fuga anche da tutto questo.

Questo il commento di Alessandra Sciurba, Presidente dell'Associazione Mediterranea Saving Humans che provvede alle operazioni di salvataggio della nave Mare Jonio, sulla nota pubblicata ieri dalla Farnesina, relativa all'aggiornamento del Memorandum Italia Libia.

L'ulteriore ipocrisia del documento è stata anche sottolineata dal giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, in relazione al passaggio in cui il ministero degli Esteri dichiara che i contenuti del memorandum sono stati elaborati nel pieno rispetto dei principi della Convenzione di Ginevra e delle altre norme di diritto internazionale sui diritti umani. 

Il problema, si chiede Scandura che definisce quel passaggio come pubblicità ingannevole, è come ciò sia stato possibile visto che la Libia non ha ratificato né la Convenzione di Ginevra, né lo Statuto di Roma.


Per quanto riguarda la cronaca, questa mattina un aereo della Missione Sophia ha avvistato 80 persone su un'imbarcazione a nord delle coste libiche. Non è dato sapere se sian ole stesse per cui ieri aveva lanciato una richiesta di aiuto Alarm Phone. L'unica cosa che appare certa è che anche per queste 80 persone non vi sarebbero soccorsi in arrivo.