Molte commodities nel corso del 2020 hanno marciato spedite al rialzo. Non è successo così per l'alluminio, che solo nell'ultimo mese ha piazzato uno scatto al London Metal Exchange facendo registrare un +4,62%.

Questo, grazie alla ripresa del dialogo tra Usa e Cina, con quest'ultima che fa largo uso di materie prime. Così, per la prima volta da gennaio, la quotazione dell'alluminio ha varcato i 1800 dollari la tonnellata.

A parte ciò, dobbiamo parlare di un 2020 nel complesso deludente, a causa colpa del cronico problema dell'eccesso di offerta, con la produzione mondiale di alluminio che a luglio è cresciuta del 2,8% rispetto al mese precedente.