L'Istat ha riassuno i dati del mercato del lavoro nel 2018, pubblicando quelli relativi all'ultimo trimestre.

Complessivamente, nello scorso anno si registra un aumento dell'occupazione, sia nei valori assoluti sia nel tasso, che coinvolge anche i giovani di 15-34 anni, e al calo della disoccupazione si associa anche la diminuzione del numero di inattivi.

Questo nell'arco dei 12 mesi. Invece, nel quarto trimestre 2018 il dato congiunturale indica un'occupazione in diminuzione rispetto al trimestre precedente, un aumento della disoccupazione e un calo degli inattivi.
Secondo l'Istat, questo andamento riflette il "calo dei livelli di attività economica rilevato nello stesso periodo, con una flessione del Pil (-0,1%) per il secondo trimestre consecutivo, dopo quattordici trimestri di espansione. Con riferimento all'input di lavoro, nel nostro Paese, alla flessione congiunturale del Pil si associa quella delle ore lavorate su base congiunturale (-0,3%) e un rallentamento della crescita in termini tendenziali (+0,4%)".

Nel quarto trimestre del 2018, il numero di occupati diminuisce di -36mila unità, il -0,2%, rispetto al trimestre precedente, con un un modesto calo dei dipendenti a termine e una riduzione più accentuata per gli indipendenti. Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,6%.


Nl confronto con l'ultimo trimestre 2017, il dato tendenziale registra una crescita di 87mila occupati (+0,4% in un anno), attribuibile ai dipendenti a termine e agli indipendenti (+200mila e +12mila, rispettivamente) mentre calano i dipendenti a tempo indeterminato (-125mila). L'incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti raggiunge nel 2018 il 17,1% (+1,1%). Rallenta, inoltre, la crescita degli occupati a tempo pieno mentre tornano ad aumentare i lavoratori a tempo parziale.

"Nel confronto tendenziale, seppure a ritmi meno intensi, per il settimo trimestre consecutivo prosegue la diminuzione dei disoccupati (-105mila in un anno, -3,6%) che interessa entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di età, a eccezione degli over 50. Dopo la crescita dello scorso trimestre, tornano a diminuire gli inattivi di 15-64 anni (-100mila in un anno, -0,8%)."


"Dal lato delle imprese - conclude la sua analisi l'Istat - prosegue la crescita della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti dello 0,3% sul trimestre precedente e dell'1,8% su base annua, sintesi della crescita sia dell'industria sia dei servizi.

A fronte dell'aumento delle posizioni lavorative si registra un calo delle ore lavorate per dipendente pari allo 0,2% su base congiunturale e allo 0,8% su base annua.

Il ricorso alla cassa integrazione registra una variazione ancora negativa ma di minore entità. Il tasso dei posti vacanti aumenta sia su base congiunturale sia su base annua, rispettivamente di 0,1 e 0,2 punti percentuali.

Il costo del lavoro cresce dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,9% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, sintesi di un aumento degli oneri sociali (+0,3% su base congiunturale e +4,5% su base annua) e delle retribuzioni (+0,3% su base congiunturale e +1,0% su base annua)."