Evidentemente, per l'Istat, in periodo di campagna elettorale (perché già in campagna elettorale ormai siamo) deve essere arrivato l'ordine di escludere i termini "calo" e "diminuzione" dal proprio vocabolario e di sostituirli con l'avverbio "sostanzialmente".

"A ottobre 2017 la stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto a settembre." Così, per conoscere il dettaglio congiunturale degli occupati di ottobre bisogna consultare i prospetti a supporto del comunicato con cui viene diffuso il dato macroeconomico.

Gli occupati ad ottobre sono in diminuzione di 5mila unità, frutto di un calo di 21mila lavoratori indipendenti rispetto a settembre e di un aumento di 16mila lavoratori dipendenti. Tra questi ultimi, però, l'aumento riguarda solo i lavoratori a termine (+17mila), mentre sono in diminuzione (di mille unità) i lavoratori permanenti.

In base ai dati trimestrali (periodo agosto-ottobre) gli occupati risultano ancora in crescita rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +73 mila). Dato che riguarda sia uomini che donne ma si concentra soprattutto tra gli over 50 ed in misura più lieve anche tra i 15-34enni, mentre i 35-49enni è ancora in calo. Inoltre, l'aumento è determinato "esclusivamente" dai dipendenti a termine, mentre calano i permanenti (-14mila unità) e gli indipendenti (-10mila unità).


Sui 12 mesi il numero di occupati è in aumento (+1,1%, +246mila) sia tra gli uomini che tra le donne. La crescita si concentra ancora tra i lavoratori dipendenti con +387mila unità, di cui però 347mila sono a termine e "soltanto" 39mila sono permanenti, mentre calano gli indipendenti (-140mila).

In valori assoluti ad aumentare sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+340mila) ma registrano una crescita più lieve anche i 15-34enni (+29mila), mentre calano i 35-49enni (-123mila). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-4,6%, -140 mila) sia gli inattivi (-1,4%, -183 mila).

Per quanto riguarda, inifine, le persone in cerca di occupazione, a ottobre il loro numero diminuisce ancora (-0,1%, -4 mila) per il terzo mese consecutivo. La diminuzione è determinata dalla componente femminile e, per quanto riguarda l'età, dai 15-24enni e dagli over 50, mentre si osserva un aumento tra gli uomini e i 25-49enni.

Il tasso di disoccupazione si attesta all'11,1%, invariato rispetto a settembre, mentre quello giovanile cala al 34,7% (-0,7 punti percentuali).