La Germania umilia l'Italia 5-2 nell'ultimo incontro di Nations League prima della pausa estiva
"È un peccato chiudere così. Loro sono forti, lo sapevamo. Abbiamo concesso troppo nel primo tempo e li abbiamo lasciati giocare. Dispiace chiudere così, ci sono stati degli errori, non abbiamo difeso bene come squadra, poi se vuoi recuperare e ti esponi al contropiede con questi giocatori qui rischi".
Così il Ct Roberto Mancini, che ieri con la 53esima panchina ha raggiunto in nazionale il record di Arrigo Sacchi, ha commentato la debacle degli azzurri, sconfitti a Mönchengladbachper 5-2 dalla Germania.
"Questa sconfitta - ha poi proseguito il tecnico marchigiano - non vanifica nulla, è un percorso dove faremo cose buone e meno buone. Il gruppo è aperto e giocheremo altre due partite a settembre. Oggi loro sono stati più bravi e hanno meritato di vincere".
È arrabbiato pure il portiere Donnarumma, che su due dei gol realizzati dai tedeschi ci ha messo del suo:
"Siamo arrabbiati, non ci sono scuse. Bisogna guardarci in faccia, ripartire e dimostrare che non siamo questi. Stasera ci è mancato tutto, forse anche per un po' di stanchezza. Ci dispiace per i tifosi, così non va bene. Abbiamo fatto tutti degli errori questa sera, ma sicuramente dopo gli errori si cresce".
Da segnalare gli esordi di Giorgio Scalvini, Luiz Felipe e Gianluca Caprari, che portano a 50 il numero di debuttanti della gestione Mancini.
Di positivo, il primo gol in maglia azzurra di Willy Gnonto, che a 18 anni, 7 mesi e 9 giorni è diventato il più giovane marcatore nella storia della Nazionale battendo il record detenuto da Bruno Nicolé, autore di una doppietta alla Francia all’esordio per poi ritirarsi giovanissimo, a soli 27 anni, dopo una carriera non all’altezza delle aspettative.
Così ha commentato la sua prestazione il giovane esterno dello Zurigo: "Il gol non mi serve a niente dopo una sconfitta del genere. Che a segnare sia stato io o un compagno non cambia il sentimento. È stata una gara difficile dove loro hanno semplicemente dimostrato di essere più forti e avanti di noi. Rispetto all'andata è stata una partita totalmente diversa, hanno mosso meglio la palla e noi abbiamo corso per molto tempo a vuoto. Abbiamo tanto da lavorare".
Dopo la vittoria dell'Ungheria per 4-0 in Inghilterra nell'altro incontro della serata, la classifica del gruppo 3 della Nations League vede i magiari in testa con 7 punti, seguiti dalla Germania con 6, mentre l'Italia è ferma a 5, davanti all'Inghilterra ultima con soli 2 punti.