Mosca ha chiesto a Vilnius di revocare il divieto di transito ferroviario imposto alle merci all'exclave di Kaliningrad, riservandosi altrimenti il ​​diritto di intraprendere azioni di ritorsione, ha affermato lunedì il ministero degli Esteri russo.

Kaliningrad è una regione della Federazione russa, con un'estensione di 15.125 km² e con una popolazione di 1.018.624 abitanti, che si  affaccia sul Mar Baltico, confinata tra Lituania e Polonia. La regione e l'annesso capoluogo da cui prende il nome, un tempo prussiane, furono assegnate all'URSS. Dopo il dissolvimento dell'Unione Sovietica, l'oblast di Kaliningrad è diventata, se non una sorta di terra di nessuno, comunque una regione poco controllata dal governo federale, che ha attirato investimenti esteri, soprattutto tedeschi, e dove hanno trovato spazio anche attività illegali (come il traffico di droga e di armi). Adesso, però, la Russia la ritiene strategica.

"Abbiamo sottolineato a questo proposito che se il transito delle merci tra la regione di Kaliningrad e il resto della Russia attraverso la Lituania non sarà completamente ripristinato", ha affermato oggi il ministero degli Esteri russo - secondo quanto riporta la Tass - all'incaricato d'affari lituano Virginija Umbrasene, "la Russia si riserva il diritto di agire per tutelare i propri interessi nazionali".

Quali sarebbero le azioni che la Russia potrebbe intraprendere non è stato al momento precisato.

Il ministero degli Esteri ha osservato che la Russia considerava la mossa apertamente ostile, aggiungendo che violava gli obblighi legali internazionali della Lituania, in particolare la dichiarazione congiunta dell'Ue e della Federazione russa del 2002 sul transito tra la regione di Kaliningrad e il resto della Federazione russa.

Successivamente, sulla questione è intervenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha dichiarato che quanto deciso dalla Lituania richiede un'analisi approfondita che la Russia farà entro pochi giorni e a seguito della quale saranno decise le misure di ritorsione appropriate.

"Questa decisione è davvero senza precedenti. È una violazione di tutto. Comprendiamo che ciò sia dovuto alla decisione dell'Unione europea di estendere le sanzioni al transito delle merci. Lo consideriamo però illegale"."La situazione è davvero molto grave e richiede un'analisi molto approfondita prima di preparare qualsiasi misura o decisione. Questa analisi approfondita sarà effettuata nei prossimi giorni".

Il governatore della regione di Kaliningrad, Anton Alikhanov, aveva riferito in precedenza che funzionari lituani avevano informato le autorità ferroviarie della regione che il divieto di transito di una serie di merci attraverso il loro territorio, a causa delle sanzioni contro la Russia messe in atto dall'Unione europea, sarebbe scattato a partire dal 18 giugno.

L'elenco delle sanzioni Ue riguarda in particolare carbone, metalli, materiali da costruzione e tecnologia avanzata e Alikhanov ha affermato che il divieto interesserà circa il 50% degli articoli importati da Kaliningrad.

Nell'occasione, lo stesso Alikhanov aveva invitato i cittadini a non farsi prendere dal panico, ricordando loro che due navi stavano già traghettando merci tra Kaliningrad e San Pietroburgo e altre sette sarebbero entrate in servizio entro fine anno: "I nostri traghetti gestiranno tutte le merci di ci abbiamo bisogno".