Woman in Gold (2015), film che in questo periodo può esser visto su Sky Cinema, è la vera storia vera di una donna ebrea e della sua battaglia legale per rientrare in possesso del più famoso dipinto di Klimt, il Ritratto di Adele.

Il dipinto ritrae Adele Bloch-Bauer, la zia di Maria Altmann (interpretata nel film da Helen Mirren). Il dipinto era stato commissionato a Klimt dal marito di Adele ed era appeso in casa Bloch-Bauer, da dove venne sottratto dai nazisti nel momento in cui l'Austria si alleò con la Germania. Dopo la guerra, il dipinto fu acquisito dallo stato austriaco ed esposto al Belvedere, in seguito ad un presunto testamento di Adele Bloch-Bauer.

In realtà, il testamento non era valido perché Adele non era la proprietaria del quadro al momento della sua morte. Infatti, il marito che aveva pagato l'opera era sempre vivo quando Adele morì a causa di una malattia.

Maria, esiliata negli Stati Uniti, iniziò una battaglia legale con il governo austriaco che si protrasse per anni, ma che alla fine le consentì di ritornare in possesso del quadro, simbolo dell'arte austriaca, e di altre importanti tele che, vendute all'asta, le fruttarono l'incredibile somma di oltre 300 milioni di dollari.