E' stata una giornata molto pesante per le Borse di tutto il mondo, che sono state affossate dallo scoppio del caso Huawei.

L’arresto della figlia del fondatore dell'azienda cinese di telefonia, Meng Wanzhou che è anche direttore finanziario di Huawei Technologies, ha acuito le tensioni tra USA e Cina, allontanando la possibilità di una tregua vera nella guerra dei dazi e spingendo i mercati al ribasso in tutto il globo.

Milano ha chiuso le contrattazioni a quota 18.643 punti, perdendo il 3,54%, in linea con le altre principali piazze europee, con Francoforte in discesa del 3,48, Parigi del 3,3% e Londra del 3,15%.

Oltre al timore di una ripresa della guerra sui dazi tra Trump e Xi, si sono aggiunte le ripercussioni dalla prima giornata del meeting Opec, con il greggio in picchiata tra il 3% e il 4% per le indiscrezioni secondo cui l’Opec potrebbe rimandare qualsiasi decisione sui tagli alla produzione all'incontro con la Russia (Opec Plus).