Sono arrivati a 7mila i contagiati da Covid-19 al di fuori dalla Cina
Mentre in Cina il numero dei contagiati da Covid-19 ha superato le 79mila unità, nel resto del mondo è salito a circa 7mila, 1.600 in più rispetto alle scorse 24 ore.
Stanno registrando un progressivo aumento nel numero dei casi anche Germania e Francia, con quest'ultima nazione che vede come più colpita soprattutto l'area a nord di Parigi. Così il governo ha deciso di vietare tutti gli eventi che si svolgono al chiuso e che possano coinvolgere oltre 5mila persone. Per tale motivo, ad esempio, la giornata di chiusura dell'annuale fiera agricola di Parigi è stata annullata, così come la mezza maratona di domenica... che però si sarebbe svolta all'aperto! Invece, le partite di calcio saranno disputate ugualmente.
Il cluster parigino, sarebbe concentrato ad Oise, con 18 contagi, in maggioranza collegati ad un insegnante di 60 anni, deceduto per la Covid-19 all'inizio di questa settimana.
Il Paese con il più alto numero di contagiati, dopo la Cina, continua ad essere la Corea del Sud con 3.150. Sabato il governo ha incaricato l'esercito di disinfestare a tappeto gran parte della città di Daegu, centro dell'epidemia di coronavirus nel Paese.
Aumentano anche i casi di contagio in Iran, dove sabato il numero di persone che hanno contratto il virus è arrivato a 593, mentre 43 sono i morti.
I contagi aumentano anche nel Regno Unito, dove il totale è arrivato a 23. Qatar e Ecuador si sono aggiunti alla lista dei Paesi con almeno un contagio da Covid-19.
Ma anche gli Stati Uniti, che ieri avevano sconsigliato ai propri cittadini di recarsi in Italia, adesso stanno scoprendo di doversi preoccupare per il coronavirus, grazie ai tre casi registrati in California, Oregon e Washington, riferibili a pazienti che non hanno avuto nessun contatto con persone provenienti da Paesi dove è presente il contagio.
Tra l'altro, gli americani, per una qualche ragione, forse perché hanno finito per ritenerla responsabile della diffusione del virus, non bevono più la birra Corona, causando al brand messicano perdite da centinaia di milioni di dollari.
Ma un dato positivo comunque c'è. Dato che in Cina le fabbriche a Wuhan hanno chiuso per limitare la diffusione del virus, adesso l'aria in quella zona è finalmente diventata respirabile, come dimostrano le immagini seguenti riprese dalla Nasa, dove si vede il prima e il dopo.