L’omicidio è probabilmente legato alle mafie di Montreal e suscita preoccupazione perché potrebbe riacutizzare la guerra tra le cosche mafiose di origini italiane (calabresi e siciliani che fino al 2012 erano una entità unica).

Claudia Iacono, non è un bersaglio di secondo piano. Sposata con il figlio del defunto boss Moreno Gallo, legato al clan Rizzuto - la principale organizzazione mafiosa attiva sulla costa occidentale del Canada - è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nella sua auto davanti alle terme di sua proprietà.

Da criminologo mi sono concentrato su tre evidenze investigative: a) sparatoria avvenuta in pieno giorno; b) uccisione di una donna nuora di un boss della mafia di Montreal; c) potenziale messaggio mafioso. Questo omicidio, e soprattutto la sua dinamica, tuttavia, non mi sembra una esecuzione di killer professionisti, per cui potremmo anche essere di fronte ad una semplice faida tra individui e non riflettente tensioni più ampie tra le mafie di Montreal (soprattutto calabresi e siciliani).

Naturalmente non si può escludere neppure che questo assassinio nasconda in se un preciso messaggio mafioso che al momento non è semplice decodificare. Qualche mese fa a Montreal c’è stato un tentato omicidio nei confronti di Leonardo Rizzuto, figlio del defunto capo mafia Vito Rizzuto. Se associamo i due eventi criminosi e se fossero concatenati, allora saremmo di fronte ad una possibile guerra di mafia che potrebbe presto degenerare lasciando sul terreno tanti morti.

Non è un caso che siamo di fronte all'ottavo omicidio dell'anno a Montreal e alla seconda sparatoria legata alla mafia negli ultimi due mesi.



Vincenzo Musacchio, criminologo forense, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Nella sua carriera è stato allievo di Giuliano Vassalli, amico e collaboratore di Antonino Caponnetto, magistrato italiano conosciuto per aver guidato il Pool antimafia con Falcone e Borsellino nella seconda metà degli anni ottanta. È tra i più accreditati studiosi delle nuove mafie transnazionali. Esperto di strategie di lotta al crimine organizzato. Autore di numerosi saggi e di una monografia pubblicata in cinquantaquattro Stati scritta con Franco Roberti dal titolo “La lotta alle nuove mafie combattuta a livello transnazionale”. È considerato il maggior esperto europeo di mafia albanese e i suoi lavori di approfondimento in materia sono stati utilizzati anche da commissioni legislative in ambito europeo.