Invece di scandalizzarsi per le violenze della polizia penitenziaria in un carcere minorile, ecco invece che cosa hanno detto Meloni e Salvini...
"Solidarietà alle Forze dell'ordine per l'ennesimo e inaccettabile attacco da parte di centri sociali e collettivi. Questa mattina sette agenti sono rimasti contusi a Torino a seguito del tentativo da parte di un violento gruppo di attivisti di sfondare un cordone di polizia nei pressi del Castello del Valentino. Condanniamo con fermezza quanto accaduto, lo Stato è accanto di chi difende la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini.""L’odio, il livore, la violenza dei centri sociali. Siamo alle solite: dicono di scendere in piazza per la “pace” per poi aggredire violentemente gli agenti, a cui va tutta la nostra solidarietà. Vergogna".
I due megafoni del (post) fascismo, Meloni e Salvini, oggi si sono precipitati a rilasciare queste dichiarazioni dopo che un gruppo di poliziotti ha fronteggiato un gruppo di persone che protestava a favore della Palestina. Che è accaduto, in realtà? Nulla.
Ma perché allora tanta canea su un "non fatto"?
Perché dovevano oscurare una notizia di cui, ovviamente, non hanno dato riscontro sui loro social: quella dell'arresto (13) e della sospensione (8) di 21 agenti di Polizia penitenziaria per le torture e le violenze inflitte ad una dozzina di detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano.
I reati, a vario titolo, contestati dalla Procura sono maltrattamenti, concorso in tortura, e una tentata violenza sessuale nei confronti di un detenuto. I ragazzi nel carcere minorile Beccaria di Milano "venivano ammanettati durante i pestaggi", hanno spiegato gli inquirenti in conferenza stampa. "C'era un ufficio preposto per i pestaggi in cui sono accaduti questi fatti" ha detto la pm Stagnaro. "Ciò che ci ha colpito sin dal primo momento è il metodo di queste persone deviate dal sistema, che picchiavano i ragazzi con un metodo tale da non lasciare il segno e i ragazzi si davano pizzicotti per lasciare sulle botte ricevute i lividi", ha dichiarato il procuratore aggiunto di Milano Letizia Mannella intervenendo nella conferenza stampa. Mannella, in relazione a questi agenti, ha parlato di "mele marce". Tra i fatti contestati nell'inchiesta anche una "ritorsione", andata avanti per "una sera e per tutto il giorno successivo", con una "sequenza di violenze" da parte degli agenti. (fonte: RaiNews)
Questo il commento dell'associazione Antigone, che dal 1991 si occupa di carceri, giustizia, diritti umani e prevenzione della tortura:
"Relativamente alle violenze denunciate nell'Istituto Penale per Minorenni (IPM) Beccaria di Milano, ci auguriamo che le indagini facciano chiarezza su quanto sarebbe accaduto. È una buona notizia, nonché uno dei lasciti positivi della legge che punisce la tortura, che sta rompendo anche il muro di omertà che spesso si registrava, che il caso sia emerso anche con il contributo diretto dell'amministrazione penitenziaria. Da tempo come Antigone denunciamo tensioni e malfunzionamenti nell'ambito delle carceri minorili, così come avevamo avuto modo di raccontare approfonditamente nel recente rapporto “Prospettive minori”, presentato lo scorso mese di febbraio. La presa in carico dei ragazzi è sempre più disciplinare e farmacologizzata, con un utilizzo smodato di psicofarmaci, soprattutto per i minori stranieri non accompagnati che vengono spostati come fossero pacchi da un IPM ad un altro a seconda delle esigenze, con una modalità che contribuisce a creare e aumentare le tensioni. In particolare avevamo denunciato il clima interno teso di quel carcere in particolare il sovraffollamento, i lavoro di ristrutturazione che durano da anni e limitano gli spazi per le attività, la carenza di personale educativo e direttori cambiati ripetutamente nel corso di pochi anni. La risposta di fronte a questa indagine, la prima che riguarda le carceri minorili, è di tornare a ripercorrere il modello educativo e socializzante che era stato impostato negli ultimi trent'anni, messo sotto attacco anche dagli ultimi provvedimenti governativi. Queste le dichiarazioni di Susanna Marietti, coordinatrice nazionale e responsabile dell'osservatorio minori di Antigone".
E dovendo oscurare questa ennesima vergogna della Polizia penitenziaria (da non dimenticare le punizioni collettive praticate in alcune carceri qualche anno fa durante la pandemia), i due profeti del nazional... sovranismo si sono inventati le quasi atrocità compiute da cattivissimi manifestanti, oltretutto pro Hamas, contro i soliti poveri e indifesi poliziotti.
Questa propaganda di regime oltre che assurdamente ridicola è ormai immancabilmente stucchevole.